Golden Power su Pirelli, il governo a tutela di “un asset strategico”

Pirelli-Jiao Jian

Golden Power su Pirelli. Il governo italiano, in occasione dell’ultima seduta del Consiglio dei ministri e su proposta del ministero delle Imprese e del made in Italy, ha disposto l’esercizio dei poteri speciali “golden power” in seguito al rinnovo del patto parasociale sottoscritto da China National Tire & Rubber Corporation (Cnrc), Marco Polo International Italy, Camfin e Marco Tronchetti Provera & C.. Di fatto, l’intervento del governo limita i poteri del socio cinese Cnrc (gruppo Sinochem), che detiene il 37% di Pirelli.

La decisione del governo, si precisa in una nota di Palazzo Chigi, nel rispetto del principio di proporzionalità prevede apposite prescrizioni per la tutela dell’asset strategico costituito da sensori Cyber impiantabili negli pneumatici. Tali sensori sono in grado di raccogliere dati del veicolo riguardanti, tra l’altro, gli assetti viari, la geolocalizzazione e lo stato delle infrastrutture. Le informazioni così raccolte possono essere trasmesse a sistemi di elaborazione cloud e super calcolatori per la creazione, tramite intelligenza artificiale, di complessi modelli digitali utilizzabili in sistemi all’avanguardia come Smart city e digital twin.

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La rilevanza di questa tecnologia Cyber è individuabile in una pluralità di settori: automazione industriale, machine to machine communication, machine learning, manifattura avanzata, intelligenza artificiale, tecnologie critiche per la sensoristica e attuatori, Big Data e Analitycs. Per tali settori, Cyber si configura come tecnologia critica di rilevanza strategica nazionale.
L’uso improprio di questa tecnologia può comportare notevoli rischi non solo per la riservatezza dei dati degli utenti, ma anche per il possibile trasferimento di informazioni rilevanti per la sicurezza.

Lo scopo del Golden Power su Pirelli

Le prescrizioni del Governo hanno lo scopo di creare una rete di misure che tutelano: l’autonomia di Pirelli & C. S.p.A e del suo management; la sicurezza delle procedure; la protezione delle informazioni di rilevanza strategica; il know-how posseduto dalla società.

La decisione del Governo, oltre a confermare gli impegni assunti da China National Tire and Rubber Corporation, dota Pirelli di una serie di strumenti per la tutela dell’asset strategico, tra i quali un nulla osta di sicurezza industriale strategico che prevede limiti di accessibilità alle informazioni. La società Pirelli, inoltre, istituirà anche una unità organizzativa autonoma per la sicurezza. Per alcune decisioni strategiche del cda le prescrizioni del Governo prevedono, altresì, un voto di almeno i 4/5 del consiglio di amministrazione. L’attuazione delle prescrizioni sarà oggetto di monitoraggio da parte del Ministero competente.

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