Una nuova era (cinese) per Saab

Accordo tra Swedish Automobile e gli acquirenti Pang Da e Youngman; dalla Svezia arriva l’ok per continuare la riorganizzazione. Riparte la produzione, anche con nuovi modelli, profitti previsti dal 2014

Alla fine è bastato aumentare l’offerta per trovare un accordo. Swedish Automobile, attuale proprietario di Saab, ha accettato la proposta delle cinesi Pang Da e Youngman per la cessione del marchio svedese di automobili. A Swedish Automobile andranno 100 milioni di euro, meno di quanto pagato dalla società olandese, ma più di quanto offerto inizialmente dai cinesi. E mentre la luce verde alla trattativa coi cinesi dà speranze a un marchio storico i cui stabilimenti erano ormai fermi da aprile, dalla Corte distrettuale di Vanersborg arriva anche il consenso per il piano di riorganizzazione di Saab. Dopo un primo no dalla Corte, è arrivato l’ok a un nuovo piano che è stato approvato dall’attuale e dalla futura proprietà (Youngman con il 60% e Pang Da con il 40%) ma anche dall’amministratore della riorganizzazione. Dal documento emergono i provvedimenti che consentiranno a Saab di riprendere la produzione, di ampliare il proprio portafoglio prodotti e di accedere ad alcuni tra i più vasti mercati mondiali. L’impegno dei nuovi acquirenti si tradurrà da subito nel supporto finanziario (circa 50 milioni di euro) necessario per proseguire nella riorganizzazione. Ad esso si aggiungeranno 600 milioni di euro che verranno utilizzati per la ripresa della produzione e per finanziare gli investimenti a medio termine (2012-2013). È prevista l’espansione della gamma prodotti e l’avvio di nuove operazioni in Cina, sfruttando i punti di forza specifici delle tre aziende: valore del marchio, tradizione, portafoglio prodotti e know how per Saab, capacità distributive, produttive e l’accesso al credito in Cina per Pang Da e Youngman. La riorganizzazione prevede anche razionalizzazione e ulteriore riduzione dei costi strutturali, che determineranno una diminuzione della forza lavoro di circa 500 unità ma a Trollhattan verrà comunque mantenuto il 70% della capacità produttiva totale di Saab. Una rinnovata ed ampliata gamma di automobili, una struttura dei costi più flessibile, piattaforme tecnologiche modulari valide per l’intera linea di prodotti, sono, insieme alle opportunità di crescita generate da Pang Da e Youngman, la chiave di volta per la Saab del futuro. Secondo il piano le previsioni di vendita per il 2012 indicano 35-55 mila unità e 75-85 mila nel 2013. Nel lungo periodo (attorno al 2017) l’ampliamento della gamma e l’accesso al mercato cinese – che rappresenterà il 40% delle vendite – porteranno la produzione Saab intorno alle 185-205 mila vetture l’anno. Il ritorno al profitto è previsto a partire dal 2014.

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