Titoli di Stato, per l’Italia buona la prima

Il Tesoro colloca 11 miliardi a rendimenti largamente inferiori a quelli di fine novembre. Giovedì tocca ai Btp, titoli che determinano lo spread italiano

L’Italia supera la prima delle due prove dei mercati finanziari. In attesa di un 2012 complicato, quando il Tesoro dovrà collocare sul mercato circa 440 miliardi di debito, l’asta dei titoli di Stato di fine anno è iniziata nel migliore dei modi. Gli undici miliardi collocati nella mattinata di mercoledì 28 dicembre e relativi titoli a breve termine sono andati a ruba con 9 miliardi di Bot semestrali collocati a un rendimento di 3,25% (la metà rispetto all’asta di fine novembre, 6,5%) e 1,732 miliardi di euro in Ctz (Certificati del Tesoro a zero coupon), a due anni di vita con rendimento del 4,85%, molto lontano dal 7,8% di un mese fa. Si tratta certamente di un buon risultato per lo Stato italiano, è un segnale di fiducia per gli istituti di credito che hanno cominciato a investire una parte di quei soldi presi in prestito dalla Bce la scorsa settimana. La vera prova del fuoco si giocherà giovedì 29 dicembre quando il Tesoro metterà all’asta i titoli a medio e lungo termine, nove miliardi di euro tra buoni del tesoro a tre, nove e dieci anni e certificati di credito indicizzati all’Euribor, titoli sui quali si calcola lo spread, il differenziale fra i nostri titoli decennali e il bund tedesco che continua a oscillare tra i 480 e i 500 punti.

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