Testa a testa fra Microsoft e Nvidia: chi raggiunge i 4 trilioni di dollari per prima

Testa a testa fra Microsoft e Nvidia: chi raggiunge i 4 trilioni di dollari per prima© Shutterstock

Microsoft e Nvidia fanno a gara per tagliare il traguardo dei 4 trilioni di dollari di capitalizzazione. Secondo le previsioni, è un obiettivo raggiungibile entro l’estate che si è concretizzato grazie all’intelligenza artificiale. Il passo successivo prevede di arrivare a 5 trilioni di dollari in un anno e mezzo.

I titoli si muovono sul filo del rasoio: il 27 giugno Microsoft ha toccato i 3,69 trilioni di dollari e Invidia i 3,85, ma i giochi non sono ancora chiusi e tutte e due le società vogliono essere quella a maggiore capitalizzazione.

I ruolo dell’intelligenza artificiale

Le big tech si stanno alimentando di intelligenza artificiale. Microsoft e Nvidia non fanno eccezione e stanno investendo tempo e denaro in quello che è considerato il nuovo petrolio o un oro 2.0.

Nonostante la società fondata da Jen-Hsun Huang, Curtis Priem e Chris Malachowsky è ormai un punto di riferimento nella produzione  di chip per l’IA, ma deve fare i conti con la spada di Damocle dei dazi Usa imposti da Donald Trump.

Contemporaneamente Microsoft sviluppa da tempo servizi legati all’intelligenza artificiale nell’ambito della piattaforma Azure per il cloud computing, ma ci sono competitor come Alphabet, per Google Cloud, e Amazon Web Services che non rendono al vita semplice.

Nonostante le paure di inizio anno, quando l’avanzare di chatbot di ultima generazione a basso costo come DeepSeek avevano messo in allarme realtà come Nvidia, gli Stati Uniti stanno tenendo testa alla Cina.

I piani per il futuro

Secondo gli esperti del settore,  Microsoft, Meta, Amazon e Alphabet dovrebbero investire circa 350 miliardi di dollari in spese in conto capitale nei prossimi esercizi fiscali, una cifra in aumento rispetto ai 310 miliardi di dollari dell’anno in corso. Queste aziende rappresentano oltre il 40% del fatturato di Nvidia.

Questo dato fa riflettere su quanto si stia puntando sulle nuove tecnologie, che non vengono più demonizzate come un tempo ma vengono viste come un’opportunità di crescita e di sviluppo.

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