Dazi Usa, Ue disposta ad accettare una tariffa fissa al 10%

Dazi Usa, Ue disposta ad accettare una tariffa fissa al 10%© Shutterstock

La guerra commerciale continua e neutralizzare completamente la politica del presidente Donald Trump sui dazi Usa pare essere un’utopia, allora l’Ue pare essere disposta ad accettare una tariffa fissa al 10%. È così che la Commissione soddisferebbe una delle richieste più importanti dell’America, che pretende concessioni unilaterali dagli europei.

In questo modo Bruxelles eviterebbe dazi al 50%, che sarebbero scattati dal 9 luglio 2025, e cioè l’ultimo giorno della tregua commerciale di 90 giorni stabilita fra le due potenze. Nelle intenzioni del Vecchio Continente c’è di proteggere alcuni settori che, più di altri, rischiano di essere particolarmente danneggiati. Si tratta dell’automotive, di quello farmaceutico e dell’elettronica. È qui che il presidente degli Stati Uniti minaccia di introdurre tariffe alte o di aumentarle.

Il settore automobilistico è in bilico

In un momento storico in cui le case automobilistiche di tutto il mondo sono in difficoltà, proteggere l’export è determinante. Ecco allora che i dazi Usa potrebbero rappresentare un grosso problema, da arginare, per l’Ue e, con il blocco al 10%, la Commissione potrebbe arrivare al miglior risultato, almeno per adesso.

Tuttavia, chiede da parte del presidente Trump la stipula di un accordo con criteri chiari e condivisi. Un obiettivo che cerca anche la Cina, ma che sinora non ha raggiunto. A Londra, infatti, ha trovato un’intesa di massima ma è tutto da confermare nero su bianco. Sarebbero giunti a reciproche concessioni sull’export di terre rare e semiconduttori.

La Commissione Europea punta soprattutto a ottenere garanzie sull’automotive. Si tratta di un settore che è già stato colpito con dazi al 25%, ma che il presidente Trump ha minacciato di portare al 50%. Ecco allora da cosa nasce la richiesta di tariffe al 10%, si attende una risposta definitiva. Per convincere gli Stati Uniti, la Commissione è pronta a ridurre i contro-dazi sulle auto importate dagli Usa e a riconoscere alcuni standard tecnici americani.

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