Sì all’accordo di Vigilanza, alla Bce la supervisione su almeno 150 banche

Primo passo verso un’unione economica più completa dell’Europa: dal 2014 la Banca centrale europea avrà nuovi poteri di vigilanza sui maggiori istituti di credito e potrà intervenire anche sugli istituti più piccoli ai primi segnali di difficoltà

Via libera dall’Ecofin all’accordo di vigilanza sulle banche europee che, a partire dalla primavera del 2014, darà alla Banca centrale europea nuovi poteri di vigilanza su almeno 150 istituti di credito della zona euro e la possibilità di intervento sulle banche più piccole ai primi segnali di difficoltà. Manca ancora il sì definitivo del Parlamento, ma quello approvato dai ministri delle Finanze europei è un passo molto importante verso il completamento del processo di integrazione economica e finanziaria delineato per l’Unione europea. “Questo è un primo grande passo per l’unione bancaria – ha dichiarato in conferenza stampa il commissario europeo al Mercato unico, Michel Barnier – La Bce ricoprirà un ruolo centrale, su questo non c’è ambiguità”.

COSA PREVEDE L’ACCORDO. L’intesa raggiunta dall’Ecofin, e riassunta in breve dall’agenzia Reuters, prevede che la vigilanza passi dalle autorità nazionali alla Bce per quelle banche che abbiano attivi di almeno 30 miliardi di euro o comunque superiori a un quinto del Pil del loro Paese. In questo modo la Germania potrà mantenere sotto il proprio controllo il vasto mondo delle banche cooperative e delle casse di risparmio tedesche, anche se l’autorità della Bce si affermerà nel caso emergano problemi legati a queste banche.

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