Nel primo semestre del 2025 Poste Italiane ha messo a segno risultati mai raggiunti dalla sua quotazione in Borsa nel 2015. La società guidata da Matteo Del Fante ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con ricavi consolidati pari a 6,5 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto allo stesso periodo del 2024, e un utile netto di 1,2 miliardi, in aumento del 14%. Il risultato operativo (Ebit adjusted) si attesta a 1,66 miliardi, +11,5% su base annua.
I numeri positivi hanno spinto il gruppo a rivedere al rialzo le previsioni per l’intero 2025, con un utile netto stimato a 2,2 miliardi e dividendi più generosi, grazie a un payout ratio al 70%.
Oltre l’utile: il bilancio di Poste Italiane, settore per settore
La performance positiva si deve al contributo di tutte le aree di business. I servizi finanziari sono la prima fonte di ricavi con 2,84 miliardi (+5,7%), seguiti dalla corrispondenza, pacchi e distribuzione con 1,9 miliardi (+1,1%), dai servizi assicurativi con 906 milioni (+9,5%) e dai servizi PostePay con 802 milioni (+5,4%).
Nel comparto logistico, la consegna pacchi ha raggiunto quota 159 milioni nei sei mesi (+11,3%), mentre le lettere sono scese a 990 milioni (-10,2%). I ricavi legati ai pacchi ammontano a 801 milioni di euro. Nel settore assicurativo, il comparto Vita e Previdenza ha generato ricavi per 811 milioni, mentre la Protezione ha contribuito con 94 milioni. I premi lordi complessivi hanno superato gli 11,6 miliardi.
PostePay continua a crescere nei pagamenti digitali, con 44 miliardi di transato, 14,1 milioni di e-wallet attivi e quasi 900.000 clienti nel comparto energia, che ha generato ricavi per 57 milioni.
Investimenti strategici e innovazione digitale
La strategia di diversificazione resta il pilastro della crescita. Tra le operazioni straordinarie, spicca l’ingresso in Tim con una quota del 24,81%, tramite lo scambio di azioni con Cdp e un investimento da 684 milioni di euro. La cessione della partecipazione in Nexi ha generato una plusvalenza di 27 milioni.
Prosegue il piano Polis, con oltre 3.900 uffici postali già trasformati in hub digitali per la PA. Avviata anche la migrazione all’app unica di Poste, destinata a sostituire quelle dedicate a BancoPosta e PostePay. L’obiettivo è raggiungere 6 milioni di visite giornaliere.
Sul fronte ambientale, il gruppo ha installato oltre 690 impianti fotovoltaici, dispone di 29 mila veicoli a basse emissioni (di cui 6.200 elettrici) e ha efficientato oltre 3.000 edifici.
La nuova rete logistica conta già 500 locker installati e si avvale della società Patrimonio Italia Logistica – Sicaf, partecipata con DeA Capital, per la gestione dei principali asset immobiliari.
L’azienda punta inoltre sull’intelligenza artificiale per personalizzare i servizi, migliorare la customer experience e aumentare la produttività, mantenendo un quadro etico e inclusivo nell’adozione delle nuove tecnologie.
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