Moody’s, 2013 difficile per le imprese europee

Secondo l’agenzia di rating, le società non finanziarie presentano una liquidità abbastanza robusta che, tuttavia, sarà messa in crisi da due fattori

Crisi del debito e crescita debole o negativa del Pil all’interno dell’Eurozona: con queste motivazioni l’agenzia di rating americana Moody’s prevede un 2013 ancora difficile per le aziende europee, del Medio Oriente e dell’Africa. Secondo il bollettino appena pubblicato dagli analisti finanziari di Moody’s, la liquidità delle società non finanziarie rimane “abbastanza robusta”, ma è “probabile che nel 2013 si assisterà a un deterioramento graduale dovuto alla crisi del debito sovrano e generato dalle persistenti limitazioni alla concessione di prestiti da parte delle banche, intente a ridurre la leva finanziaria e a rafforzare la propria capitalizzazione”.Le previsioni di crescita limitata e le misure di austerity attuate dai governo influiranno negativamente sulla spesa dei consumatori; le società a soffrire maggiormente questa situazione, secondo l’agenzia di rating, saranno quelle dei settori delle telecomunicazioni, della vendita al dettaglio e della produzione automobilistica.

ANCHE LA CINA RALLENTA. Moody’s prevede anche difficoltà – e un conseguente calo dei profitti – per quelle società che, per bilanciare la crescita rallentata (o negativa) in Europa, si sono rivolte a mercati emergenti come la Cina. Il 2013, infatti, potrebbe essere un anno di rallentamento anche per i mercati emergenti.

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