Una “bambina” ci fa interrogare sul ruolo della Borsa

L'artista del toro simbolo di Wall Street protesta contro la città di New York per la "Bambina senza paura": stravolge il senso della statua. Ma il mercato azionario è il bene o il male?

L’artista del toro simbolo di Wall Street, Arturo Di Modica, protesta contro la città di New York. Come mai? Tutta colpa di una bambina, cioè The Fearless Girl, ovvero “la bambina senza paura” che tanto scalpore ha suscitato dopo il suo arrivo proprio davanti alla corna del Charging Bull (questo il nome originale dell’opera) in occasione della Giornata Mondiale delle donne.

Come mai? Semplice, lo scultore italiano e naturalizzato statunitense ritiene che la bimba coraggiosa stravolga il senso della sua celeberrima statua datata 1987. Di Modica non minaccia una causa, ma vuole essere ascoltato dalle autorità di New York. Quella che era la raffigurazione della forza di Wall Street, con di fronte un’intrepida ragazzina diventa un simbolo del male da combattere.

Potremmo far scorrere questa notizia come una semplice curiosità o una lite tra artisti ipersensibili, ma forse merita una riflessione. La crisi, è vero, è stata causata dalle storture del sistema finanziario. Pochi hanno pagato davvero e le pratiche di Borsa non sono ancora del tutto trasparenti. Ma il mercato azionario resta un motore dell’economia occidentale da governare, da monitorare certo, ma non da combattere. Ecco perché la protesta “concettuale” di Arturo Di Modica non può essere sottovalutata.

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