Italia: cresce l’utilizzo della finanza digitale

Oltre l’85% di chi utilizza Internet ha effettuato un accesso a un sito o a un’app di finanza digitale, un dato in aumento del 6,6% rispetto al 2019 e in controtendenza rispetto all’Europa

Sarà stata la pandemia o un processo di trasformazione digitale che coinvolge sempre di più banche tradizionali, giovani start up e gli stessi clienti, ma l’utilizzo dei servizi finanziari online crescono sensibilmente nel nostro Paese. Lo rivela la più recente edizione di Comscore Snapshot, che ha esaminato l’utilizzo di servizi finanziari in Europa.

In base ai dati, in Italia, Spagna e Regno Unito ben oltre l’80% della popolazione digitale ha avuto accesso a un sito web o un’app di finanza digitale nell’agosto 2020. Nella maggior parte dei mercati, tuttavia, l’incertezza economica dovuta alla pandemia Covid-19 sembra aver avuto un impatto negativo sulla base annua di visite a questa specifica categoria di siti. L’Italia è in controtendenza con il 6,6% in più di utenti che usufruiscono di questi servizi, rispetto all’utilizzo dell’anno precedente.

La finanza online è un settore molto affollato: banche tradizionali e giovani startup competono per conquistare una fetta di mercato. Di conseguenza, molte entità hanno raggiunto una quota dell’1% o più del pubblico. Meno – ma ancora un numero significativo – hanno raggiunto oltre il 5% del pubblico, ovvero uno su venti consumatori digitali. Non è chiaro se il mercato europeo possa sostenere un numero così elevato di attività nella finanza online. È probabile che l’incertezza economica causata dalla pandemia porterà a un certo consolidamento tra questi attori nei prossimi anni.

Rispetto alla regione dell’Asia Pacifica, in Europa le banche fisiche e le entità finanziarie dominano il panorama della finanza al consumo. Tra i player digitali puri, Paypal è probabilmente quello di maggior successo.

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