I bancari affossano la Borsa di Milano

L’indice Ftse Mib cede oltre l’1% a causa della pressione sulle materie prime e delle vendite sui titoli degli istituti di credito. Brilla Prysmian

Se scendono i titoli delle banche ed Eni per la Borsa di Milano c’è poco da fare. È il commento di un trader rilasciato all’agenzia Reuters, che ben delinea la giornata difficile per la Borsa di Milano. A causa della pressione sulle materie prime, che ha interessato tutte le Borse europee, e le vendite sui titoli degli istituti di credito, l’indice Ftse Mib ha archiviato la giornata di martedì 4 agosto con un calo superiore all’1%. All’estero bene Francoforte, in rialzo dello 0,15%, mentre soffrono Parigi (-0,22%) e Madrid (-1,15%).

Bancari negativi con Intesa Sanpaolo in calo del 2,61%. Unicredit lascia sul terreno lo 0,99%, in attesa dei risultati previsti domani. Mediolanum è la migliore del settore nell’indice principale, con un ribasso dello 0,07%. Pesanti ribassi anche per le popolari.Bene Prysmian, in salita del 2,35%, prosegue il rally iniziato nei giorni scorsi dopo la diffusione dei risultati, che hanno portato una revisione al rialzo dei target price verso quota 23 euro. Campari cede lo 0,74%, mentre Salini Impregilo, tra le peggiori, lascia il 4,5% dopo i numeri del trimestre, inferiori alle attese, che hanno spinto qualche analista a tagliare le stime sull’anno. La debolezza del prezzo del petrolio penalizza i titoli del settore oil: Eni cede l’1%, giù anche Saipem che perde l’1,53%.

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