Lo spettro della Grecia minaccia ancora l’Italia: stando alla bozza World Economic Outlook del Fondo monetario internazionale anticipata dall’Ansa, nel 2014 il Pil tricolore è identico a quello greco, pari allo 0,6%. E nel 2015 sarà addirittura inferiore: la stima è di un 1,1% per il Bel Paese e di un 2,9% per la Grecia. Tra le cause “le condizioni del credito fortemente deteriorate in Italia”; tuttavia si legge: “ulteriori misure per far ripartire l’offerta del credito potrebbero far aumentare il Pil del 2%”. In calo, invece, la disoccupazione che dal 12,4% del 2014 dovrebbe passare a 11,9% nel 2015. Quanto al generale stato di salute dell’Europa, per il Fondo monetario la ripresa è in corso anche se resta fragile, a causa della deflazione. “La domanda interna nell’area euro si è finalmente stabilizzata e ha girato in territorio positivo, con le esportazioni nette che contribuiscono alla fine della recessione”, si legge nella bozza. “Ma disoccupazione e debito elevati, bassi investimenti, persistenti divari di produzione, stretta sul credito e frammentazione finanziaria nell’area euro peseranno sulla ripresa”.
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