Brescia, Firenze, Mantova, ma anche Rimini, Venezia, Pisa. E poi Siena, Bergamo, Verona e Padova. È la triste top ten dei Comuni italiani che più di tutti potrebbero veder calare i loro introiti. Emerge da uno studio condotto dal professor Emanuele Padovani, del Dipartimento di Scienze Aziendali, Alma Mater Studiorum Università di Bologna su dati forniti da Bureau van Dijk – A Moody’s Analytics Company, Tacto Srl. In particolare, il report si sofferma su quali impatti ha provocato il Covid-19 sulle entrate “strutturali”, ossia le entrate correnti, sull’equilibrio di bilancio delle amministrazioni comunali nel 2020, in quale modo tali impatti sono distribuiti fra i comuni sul territorio nazionale e quali differenze esistono fra tipologie diverse di Comuni, grandi vs.piccoli, turistici vs. non turistici.
Come prevedibile, al Sud l’impatto della pandemia si rivela minimo, mentre Nord e città turistiche risultano le più colpite.
La ricerca ha elaborato tre diverse stime di variazione, cha vanno da un’ipotesi migliore a quella peggiore passando da una intermedia. Comuni come Brescia, Rimini e Venezia potrebbero registrae cali vicini al 30%, mentre per Firenze la stima più pessimistica tocca addirittura il -32,9%. Si piazzano invece al 12esimo e 13esimo posto Milano e Torino, con un calo che potrebbe spaziare da un -12,4% e 13,5% fino a un -21% e -18,9%. Decisamente più rassicuranti le stime per Palermo, Catania, Nuoro, Carbonia, Messina e Taranto, ossia i Comuni meno colpiti, dove nella peggiore delle ipotesi le perdite si aggirerebbero sul 7% delle entrate, ma che potrebbero cavarsela con un -3/4%
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