Borsa: Milano a +2%. La Cina fa meno paura

Sembra essere tornata la stabilità sui listini, ma si attendono novità dalle riunioni della Federal Reserve della prossima settimana. Acquisti sui bancari

Sembra essere tornato l’ottimismo sui listini. Nella notte le Borse asiatiche hanno chiuso in deciso rialzo anche grazie alla stabilità della Cina; ottime chiusure per Tokyo – addirittura +7,71% – ma performano bene anche Hong Kong (+3,15%), Shanghai (+1,55%) e Shenzhen (+2,23%). Sulla scia dell’asia bene anche le Borse europee: Milano guadagna addirittura il 2% in apertura. A Bloomberg Chris Weston, chief markets strategist di IG, sottolinea il buon momento, ma avverte che una maggior volatilità non è da escludere anche in vista della riunione della Fed della prossima settimana sui tassi di interesse.In Borsa Italiana in evidenza ancora i bancari grazie, come riportato da Reuters, a un movimento di rimbalzo generalizzato e dopo le indiscrezioni di stampa sulle prime indicazioni dei risultati dell’esame della Bce (Srep), che avrebbe promosso tutti i 13 istituti esaminati. Intesa Sanpaolo e Popolare di Milano, tra le migliori delle esaminate, secondo la stampa, salgono del 2%, in linea con la maggior parte delle banche principali. Ubi Banca che, prima tra le popolari, ha convocato l’assemblea per la trasformazione in società per azioni, sale di quasi il 3%. Addirittura +4% per Buzzi Unicem, che torna a crescere dopo i cali dei giorni scorsi. Buoni risultati anche per Fca in un settore auto in Europa che sale di oltre il 3%. Sul fronte dei cambi l’euro passa di mano a 1,1160 dollari (ieri 1,1184). Il petrolio si attesta sui valori della vigilia a 45,87 dollari al barile.

Spread Btp-Bund. In apertura il rendimento del decennale è stabile a 1,84% e lo spread con la corrispondente scadenza del Bund è in calo a 114 punti base dai 117 del finale di seduta di ieri.

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