Bce in rosso per la prima volta dopo 20 anni

La perdita è di quasi 1,3 miliardi di euro e la ‘colpa’ è in gran parte dell'inflazione. La Banca centrale dell'Unione Europea punta a tornare in attivo entro cinque anni

BceEuropean Central Bank

La Bce è in rosso per la prima volta dopo 20 anni, con una perdita finale di 1,266 miliardi di euro, considerando anche gli accantonamenti per 6,6 miliardi. Questo è il risultato delle azioni di contrasto all’alta inflazione, con la stretta monetaria conseguente a quattro rialzi nel 2022 e a sei l’anno scorso.

Per la Bce previste perdite nei prossimi cinque anni

Anche se una situazione analoga non si verificava dal 2004, per la Banca centrale europea si tratta comunque di un bilancio negativo provvisorio, in attesa del ritorno di profitti futuri “sostenibili”, entro cinque anni. Questa stessa strategia è già stata utilizzata in passato dalla Federal Reserve americana, dalla Bank of Canada e dalla Banca centrale australiana, solo per fare qualche esempio.

La solidità finanziaria e, di conseguenza, “l’indipendenza” dell’organo, rimangono integre: il capitale, con i conti di rivalutazione totale, si attesta a 46 miliardi di euro alla fine del 2023.

Dati tutti questi elementi, non sono in previsione richieste di aumenti di capitale. La Bce dissipa eventuali dubbi sul fatto che le sue politiche monetarie possano perdere efficacia a causa delle perdite presenti nel bilancio, garantendo che l’obiettivo della stabilità dei prezzi e dell’inflazione al 2% verrà perseguito come previsto dal mandato.

Ad ogni modo la perdita effettiva totale della Banca centrale europea nel 2023 è stata pari a 7,88 miliardi, la più alta nella storia dell’ente, e risulta ridimensionata solamente grazie agli accantonamenti. Non ci saranno distribuzioni di utili agli istituti centrali nazionali europei, Banca d’Italia inclusa.

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