3 Italia, primo utile in 10 anni anche grazie all’iPad

I dati annunciati dall’ad Vincenzo Novari: “Ora 50 milioni di investimento e 500 negozi in Italia entro giugno”. Poi un commento sulla gara di Frequenze fissata a 2,4 miliardi: “È troppo alto, non solo per noi”

Dopo dieci anni di investimenti (7miliardi in tutto), 3 Italia trova il suo primo utile. Un’azienda che per molti era stata data per spacciata, in tre anni è riuscita a passare da 400 milioni di perdite a qualche decina di milioni di profitto (i dati verranno presentati a marzo 2011). Parola dell’ad Vincenzo Novari che al quotidiano il Giornale annuncia i nuovi investimenti per l’Italia. “Ora vogliamo aprire altri 500 negozi in Italia entro giugno investendo 50 milioni” afferma Novari che apre anche alla possibilità di un nuovo calle center che darebbe lavoro a 300-400 persone. La determinazione dell’azionista e miliardario cinese Li Ka-shing, proprietario di Hutchinson Whampoa (fra le più grandi società al mondo nella gestione portuale) ha sicuramente contribuito ai buoni risultati di 3 Italia, ma una grossa mano l’ha data anche la diffusione dell’iPad. “Sui dati abbiamo una quota del 30-35% – aggiunge Novari – siamo alla pari con Tim e Vodafone che hanno il triplo di clienti rispetto ai nostri. Questo grazie ad alcune offerte come quella per l’iPad (5 euro al mese per 3GB di traffico). Il risultato è che il 60% degli iPad italiani funzionano con una nostra sim”.

La gara frequenzeSulla gara delle frequenze, liberate con il passaggio al Dtt e destinate agli operatori tlc, l’ad di 3 Italia sottolinea la sua perplessità. “Il prezzo (2,4 miliardi di euro, ndr) è troppo alto. Non solo per noi, ma anche per gli altri. Si rischia che la gara vada deserta. Si dovrebbe partire dalla metà di quel valore”.

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