EY Italia, il fatturato supera il miliardo di euro: +50% in tre anni

Mix di trasformazione di competenze, tecnologia e cultura aziendale alla base dei risultati della società guidata da Massimo Antonelli. In un anno assunte 3 mila persone, altre 2.500 entreranno in azienda nel 2024

EY Italia fatturatoMassimo Antonelli, Ceo di EY in Italia e Coo di EY Europe West

Fatturato record per EY Italia. La società specializzata in revisione e organizzazione contabile, assistenza fiscale e legale, transaction e consulenza ha archiviato il proprio anno fiscale 2023 (chiuso lo scorso 30 giugno) con 1,1 miliardi di euro di ricavi, in crescita del 50% in soli tre anni.

“Siamo davvero orgogliosi dei risultati raggiunti negli ultimi anni: nonostante il contesto complesso, EY in Italia è cresciuta del 20% nell’ultimo anno, a una velocità maggiore rispetto a quella di altri Paesi europei e ha superato anche il ritmo di crescita del network mondiale, che nell’anno fiscale 2023 ha registrato ricavi per 49,4 miliardi di dollari, segnando un +14,2% rispetto all’anno precedente”, ha commentato Massimo Antonelli, Ceo di EY in Italia e Coo di EY Europe West. “Quella italiana è una crescita legata in maniera imprescindibile a tre elementi: apertura internazionale, trasformazione tecnologica e investimenti in competenze. Al centro di tutto l’evoluzione della nostra cultura aziendale, basata su leadership, wellbeing e performance per garantire un futuro di crescita sostenibile”.

La crescita organica di EY in Italia: previste altre 2.500 assunzioni nel 2024 

Nell’ultimo anno fiscale, EY in Italia ha inserito in organico 3 mila persone (il 60% delle quali appartenenti alla Gen Z, cioè nati tra il 1997 e il 2012) raggiungendo un totale di 8.500 professionisti. Il trend positivo sui nuovi ingressi proseguirà anche nel prossimo anno fiscale, durante il quale EY prevede di assumere circa 2.500 persone. Nell’anno appena concluso, inoltre, ha promosso 43 nuovi partner, di cui il 30% donna.

“Siamo una azienda fatta di professionisti, ma soprattutto di persone. Al netto dei numeri, per noi non può esistere crescita senza persone al centro. Nell’attuale contesto socioeconomico, crediamo fermamente che anche le aziende debbano avere più cura delle proprie persone”, ha aggiunto Antonelli. “EY ha attualmente il tasso di permanenza in azienda ampiamente superiore all’80%: un dato importante specialmente in un settore che storicamente e strutturalmente è caratterizzato da tassi di ricambio molto elevati”.

L’impegno nella formazione

Numeri che confermano il forte investimento sulle persone in azienda. Nell’ultimo anno fiscale EY ha erogato oltre 450 mila ore di formazione, sia tecnica sia manageriale, a persone in stage, dipendenti e liberi professionisti. È stato azzerato, inoltre, il gender pay gap, anche nel settore tech, tradizionalmente ostico per le donne e sono stati riconosciuti ai neopapà con figli (naturali, adottivi, sociali o affidatari) ulteriori 10 giorni (in aggiunta ai 10 giorni di congedo di paternità previsti per legge), con l’obiettivo di promuovere una cultura di genitorialità e di compartecipazione di entrambi i genitori nella cura della propria famiglia.

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