Tax free: le vendite tornano a correre in Europa

Crescita del 726% a maggio rispetto allo stesso periodo del 2021, ma sono ancora lontani i livelli pre-pandemia

Le vendite tax free in Europa hanno ripreso a correre, con una crescita boom del 726% a maggio rispetto allo stesso periodo del 2021. Un dato molto positivo con cui il settore accorcia le distanze rispetto al periodo pre-pandemia, anche se le vendite risultano ancora al di sotto del 37% rispetto ai livelli messi a segno nel maggio del 2019. È quanto emerge dagli ultimi dati dell’Intelligence Report di Planet, società che offre soluzioni integrate per i pagamenti, inclusi i servizi di rimborso Iva, secondo cui a maggio la spesa dei consumatori ha registrato il più alto tasso di ripresa dall’inizio della crisi.

Italia: statunitensi in cima ai top spender

Guardando al confronto dei singoli Paesi con il periodo pre-pandemia, le vendite in Francia hanno registrato una discesa del 19% rispetto al maggio 2019. Seguono la Spagna (-32%), l’Italia (-45%) e la Germania (-70%). In questo scenario spicca la buona performance del Portogallo che ha visto un incremento del 5% sulle vendite tax free rispetto al maggio 2019.Tra i consumatori, Stati Uniti e Regno Unito mantengono le prime due posizioni e guidano la ripresa, con le vendite tax free ai viaggiatori americani cresciute del 36% rispetto al 2019. In terza posizione si colloca Singapore e in quarta posizione (con vendite in aumento del 99% rispetto a maggio 2019) troviamo gli Emirati Arabi Uniti i cui turisti hanno ripreso a visitare le nostre città dopo la fine del mese di Ramadan. Chiude la classifica il Brasile, con una spesa in aumento dell’11%. In Italia la classifica dei consumatori top spender vede in prima fila gli Stati Uniti, con uno scontrino medio di 1.295 euro, seguiti dagli Emirati Arabi Uniti (scontrino medio 1.269 euro), Regno Unito (1.126 euro), Singapore (1.385 euro) e Arabia Saudita (806 euro).

Il traino degli ultra-ricchi

A livello europeo, la spesa degli statunitensi ha rappresentato il 23,2% delle vendite totali, seguita da quella dei consumatori britannici che si è attestata al 5,1% del totale. Tra i Paesi di destinazione spicca la Francia che ha catalizzato il 42% della spesa proveniente da questi turisti. Seguono Italia e Spagna, rispettivamente secondo e terzo paese di destinazione, con una quota di spesa del 19% e del 12%. A trainare le vendite tax free, evidenzia il report, sono stati in particolare i consumatori Elite o Uhnwi (ultra high net worth individuals), ovvero gli ultra-ricchi che hanno aumentato la propria quota di spesa rispetto al periodo pre-pandemia. Rispetto ai dati del 2019, infatti, coloro che spendevano in media 12 mila euro hanno incrementato negli ultimi dodici mesi la loro spesa del 36%. Dati che dimostrano come questi consumatori stiano guidando la ripresa nel periodo post-pandemia.

Anche l’alberghiero recupera

Il report analizza anche la performance del settore alberghiero che a maggio ha dimostrato di essere sulla buona strada per la ripresa, con ricavi “solo” al di sotto del 10% rispetto al maggio 2019. Sia le stazioni sciistiche sia le strutture nelle località di mare hanno ottenuto ottimi risultati. In particolare, il Sud Europa ha registrato una crescita dei ricavi del 2% rispetto al maggio 2019, grazie anche alla buona performance dell’Italia (+7%), mentre in Spagna i ricavi sono stati sostanzialmente pari al 2019. Gli hotel del Nord Europa hanno visto invece guadagni in discesa del 4% rispetto al 2019. Tra i singoli Paesi a performare meglio sono stati la Svizzera, dove gli incassi hanno superato dell’8% quelli del maggio 2019, e la Francia, mercato che ha visto un forte recupero arrivando quasi a pareggiare i livelli del 2019 (-4%).

© Riproduzione riservata