Il 2014 segna una crescita dell’esportazione del made in Italy in Inghilterra, con l’aumento del 10,43% (5,1 milioni di sterline) che conferma il trend positivo registrato per tre anni consecutivi. Le importazioni inglesi dall’Italia sono superiori a quelle dalla Francia, Germania e Spagna, superando anche quello dalla Cina. «Quest’anno l’andamento è molto positivo, l’Italia è il paese che cresce di più. In una situazione in cui l’import è in lieve calo, la domanda di prodotti made in Italy resta molto forte in Gran Bretagna», commenta il direttore dell’Ice di Londra, Fortunato Celi Zullo.Questo sviluppo sarebbe stato favorito dalla contrazione dei consumi nel nostro Paese e dall’economia rallentata, fattori che hanno spinto numerose imprese italiane a orientarsi con esportazioni verso mercati esteri come quello del Regno Unito. Il Paese, infatti, si sarebbe ripreso bene dalla recessione grazie ad incentivi del Governo accompagnati dalla ripresa dei consumi.Il dato interessante è che l’incremento dell’import italiano è diffuso in numerosi settori come quello della meccanica, con il +10,4% registrato nei primi mesi dell’anno, o in quello agroalimentare. In quest’ultimo campo si riscontra un +10,1% per l’importazione del vino italiano, in particolare del prosecco, “champagne low-cost” apprezzato dai palati british. L’anno scorso, infatti, le vendite di bollicine italiane hanno avuto un’impennata del 40,2%, mentre quelle dello champagne francese hanno registrato una flessione del 5,1%. In crescita l’import dell’olio d’oliva, (+8,6% nei primi tre mesi dell’anno) e le vendite di riso italiano, con 45 tonnellate nel 2013 contro le 32 dell’anno precedente.Il trend positivo si registra anche per le capitalizzazioni italiane in Inghilterra: il nostro Paese è al terzo posto a livello globale per investimenti in settori innovativi come nanotecnologie e fonti di energia rinnovabile. Inoltre, sono sempre più numerose le piccole medie imprese e le start up a migrare oltremanica dove c’è un grande “capital-appeal” grazie a incentivi fiscali e alla presenza di investor interessati a finanziare start up.
I PRINCIPALI PRODOTTI ESPORTATI (valori principali in migliaia di euro)
2011 | 2012 | 2013 | |
Autoveicoli | 790.926 | 869.752 | 993.579 |
Macchine di impiego generale | 901.320 | 932.266 | 1.059.799 |
Articoli di abbigliamento | 791.531 | 831.168 | 886.312 |
Medicinali e farmaceutici | 779.887 | 961.775 | 970.879 |
Parti e accessori per autoveicoli | 765.489 | 800.213 | 790.031 |
Altre macchine di impiego generale | 752.755 | 832.108 | 840.015 |
Mobili | 657.439 | 691.671 | 709.84 |
Bevande | 648.940 | 686.128 | 772.730 |
Altre macchine per impieghi speciali | 465.074 | 466.799 | 492.862 |
Calzature | 438.865 | 451.840 | 480.613 |
Fonte: Il Sole24Ore
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