Rc Auto: superata la crisi delle assicurazioni, ma prezzi ancora alti

Il calo degli incidenti e la concorrenza stimolano il ribasso delle tariffe, ma la strada da fare è ancora lunga

Come accade da molti anni, l’Italia ancora è tra i paesi con le tariffe più alte sull’Rc Auto. La causa principale? L’alto tasso di frodi. Questa l’opinione del presidente dell’Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) Salvatore Rossi, nella sua relazione sull’attività annuale dell’Autorità.

CRISI SUPERATA. Le buone notizie sono prevalentemente per gli operatori del settore: sembra sia possibile mettersi alle spalle la crisi profonda che aveva angustiato le compagnie assicurative tra il 2010 e il 2011, sono ritornati profitti per 5-6 miliardi l’anno che hanno fatto quasi “dimenticare” perdite cumulate per più di 4 miliardi di euro nel periodo nero. Il 2014 è stato un anno soddisfacente per le assicurazioni italiane, che si sono dimostrate migliori della media europea e hanno raccolto premi per quasi 150 miliardi di euro. L’aumento, pari al 20%, è però da segnalare solo nel settore delle polizze sulla vita.

VANTAGGI PER I CONSUMATORI. Anche per i consumatori arriva qualche notizia positiva: l’Autorità di vigilanza rileva un calo generale dei prezzi dell’8%, dovuto al presentarsi di una agguerrita concorrenza che permette una varietà di offerte che va tutta a vantaggio dei clienti. E gli “assicurati” ne approfittano, cambiando compagnia e cercando in quelle nuove una riduzione delle tariffe, anche considerevole (la media è del 22%), e una polizza più adatta alle proprie esigenze.

CALO DEGLI INCIDENTI. Rispetto al 2011, nel 2014 è sceso dell’1,4% (attestandosi sul 6%) il rapporto fra sinistri e veicoli circolanti; per quanti riguarda i risarcimenti, in calo sensibile quelli richiesti per “microlesioni” (-17%). A far calare i prezzi, quindi, oltre alla concorrenza e alla diversificazione dell’offerta, si nota un’importante diminuzione del numero di incidenti, cosa che si riflette sul ribasso dei costi di risarcimento.

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