Putin sfida il mondo: «Le sanzioni sono uno stimolo»

Discorso annuale del presidente russo: «La Russia è più forte grazie alla sua gente. E la Crimea è sacra»

«La Russia è diventata più forte grazie alla sua gente». Nonostante il momento economico difficile per il suo popolo, il presidente Vladimir Putin non perde la voglia di sfidare il mondo.

Nel suo annuale discorso davanti alle Camere riunite del parlamento, lo zar del Terzo millennio è partito proprio dal tema scottante della Crimea ricordando il «legittimo referendum» che ne ha sancito l’unione a Mosca.

OCCIDENTE CINICO. «La Russia rispetterà sempre il popolo fratello dell’Ucraina e la sua sovranità», ha detto Putin accusando però l’Occidente di cinismo e rispedendo al mittente le sanzioni che sono «un enorme stimolo ad accelerare lo sviluppo».

«Le sanzioni non sono semplicemente la reazione nervosa degli Usa o dei loro alleati alla nostra posizione verso il copi di Stato in Ucraina e non sono legate alla cosiddetta primavera di Crimea», ha detto in diretta tv il leader del Cremlino, «se tutto questo non fosse successo, avrebbero inventato qualche altro pretesto per contenere le crescenti possibilità della Russia»

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