Produzione industriale, nuovo calo: -0,3% a giugno

Su base destagionalizzata la perdita : -1,1%. Nel complesso però il primo semestre 2015 risulta ancora in crescita (+0,4%)

Battuta d’arresto per la produzione industriale italiana: dopo l’exploit di maggio, a giugno si registra un calo del -0,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ancora più netto il dato dell’indice destagionalizzato: -1,1% rispetto a maggio 2015. A rilevarlo è l’Istat che indica, come cause del calo destagionalizzato, la presenza del ponte del 2 giugno e il verificarsi di variazioni congiunturali negative in tutti i raggruppamenti. Se, infatti, si eccettua la brillante performance del settore auto, sono in caduta libera sia i beni intermedi (-1,7%) che i beni strumentali (-1,3%), l’energia (-1,0%) e i beni di consumo (-0,8%).

Tuttavia, nonostante lo scossone, l’Istat conferma il buon trend del 2015: tra marzo e maggio la produzione è aumentata dello 0,4% rispetto al trimestre precedente; anche nel primo semestre 2015 il rialzo è stato dello 0,4%. “Questi dati altalenanti, questi continui su e giù, dimostrano, purtroppo, che siamo ben lontani da un trend positivo e che non siamo ancora usciti dal tunnel della crisi”, commenta Massimiliano Dona, segretario dell’Unione nazionale consumatori. “Fino a che i consumi non ripartono e le famiglie continuano ad arrancare e a far fatica ad arrivare alla fine del mese, difficilmente la produzione industriale potrà decollare, dato che se le famiglie non acquistano, i negozi non ordinano e le imprese, di conseguenza, non producono. Non per niente il dato sui beni di consumo è uno di quelli che registra la peggior performance su base annua”. Non è dello stesso avviso Luca Mezzomo, responsabile analisi macroeconomica della direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, per il quale “molti fattori suggeriscono che il trend di fondo è di ripresa: non bisogna essere troppo precipitosi nel trarre implicazioni dai numeri di oggi”.

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