Primo sì allo Statuto delle imprese, obiettivo rilanciare le Pmi

Approvato in Senato il provvedimento passa ora alla Camera, prevista una maggior tutela ai fornitori con tempi ben regolamentati e pesanti sanzioni per i ritardatari

Via libera dal Senato allo Statuto delle imprese, disegno di legge per la tutela della libertà d’impresa che passa ora all’esame della Camera. Il testo conferma l’attenzione per il settore delle piccole e medie imprese (Pmi). Con questo Statuto – spiega Simona Vicari, componente della Commissione Industria del Senato – “si vuole fornire una prima risposta immediata alle istanze delle aziende in un periodo di forte crisi”. La normativa si snoda lungo tre importanti punti: la semplificazione delle procedure per l’avvio delle attività di impresa con l’obiettivo di aprire un’attività imprenditoriale in un solo giorno; risolvere il problema dei ritardati pagamenti tra imprese e tra imprese e Pubblica ammministrazione; infine facilitazioni nell’accesso al credito, premiando la progettualità rispetto alle garanzie. “Rilanciare le Pmi è fondamentale per la nostra economia e per impostare la ripresa – continua Vicari – per questo sono necessari strumenti che favoriscano tutto questo”. Il testo dovrebbe tutelare soprattutto i fornitori con una regolamentazione dei tempi di pagamento in linea con quella europea: 30 giorni per la Pubblica amministrazione, 60 giorni per i privati. Inoltre si dovrebbe considerare anche l’impatto di una legge sull’equilibrio economico dell’azienda: se una legge chiede nuovi oneri a un’azienda, bisognerà eliminarne altri per non alterare l’equilibrio economico. “Infine si introduce il principio di modulazione dei testi normativi in base alla dimensione delle imprese – scrive il Corriere della Sera – Troppo spesso, in passato, in Italia si varavano leggi pensate solo per grandi aziende. Come produrre solo vestiti Extra Large quado quasi tutta la tua clientela porta la taglia Small.”

© Riproduzione riservata