Prezzi in calo: un 2016 in deflazione per l’Italia

L’aumento delle tariffe di dicembre non è bastato: da 57 anni l’Istat non registrava un calo annuale dei prezzi

Non accadeva da oltre 50 anni che i prezzi al consumo in Italia registrassero un calo su base annuale. Nonostante a dicembre si siano visti segnali di ripresa, nel 2016, dopo ben 57 anni, le tariffe sono scese dello 0,1% rispetto al 2015. Le stime preliminari dell’Istat sull’anno appena trascorso confermano la deflazione per il nostro Paese e la dicono lunga sulla debolezza della spesa delle famiglie italiane.

I DATI ISTAT. L'”inflazione di fondo”, calcolata al netto degli alimentari freschi e dei prodotti energetici, rimane invece in territorio positivo (+0,5%), pur rallentando la crescita da +0,7% del 2015. La ripresa dell’inflazione a dicembre 2016 è dovuta principalmente alle accelerazioni della crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,6%, da +0,9% di novembre), degli Energetici non regolamentati (+2,4%, da +0,3% di novembre) e degli Alimentari non lavorati (+1,8%, era +0,2% il mese precedente). Dopo 34 mesi di variazioni tendenziali negative, i prezzi dei beni tornano a registrare una variazione positiva (+0,1% da -0,4% di novembre), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi accelera, portandosi a +0,9% (era +0,5% a novembre).

L’aumento su base mensile dell’indice generale è principalmente dovuto agli aumenti dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,9%), degli Energetici non regolamentati (+1,1%), degli Alimentari non lavorati (+1,0%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,5%). I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona crescono dello 0,4% in termini congiunturali e dello 0,6% in termini tendenziali (da -0,1% di novembre). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,3% su base mensile e dell’1,0% su base annua (era +0,5% a novembre). Nel mese di dicembre 2016, sulla base delle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,4% su base congiunturale e dello 0,5% su base tendenziale (da +0,1% di novembre). La variazione media annua relativa al 2016 è negativa e pari a -0,1%, (da +0,1% del 2015).

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