Poste italiane multata dall’Antitrust per 4 milioni di euro: “Pratica aggressiva”

Poste italiane multata dall’Antitrust per 4 milioni di euro: “Pratica aggressiva”© Shutterstock

Poste italiane ha ricevuto una multa da 4 milioni di euro da parte dell’Antitrust.  L’autorità ha fatto sapere che “il procedimento ha accertato l’esistenza di una pratica commerciale scorretta posta in essere dalla società nell’offerta dei servizi di pagamento e consistente nel blocco (o nella prospettazione di blocco) dell’utilizzo delle app Banco Posta e PostePay installate negli smartphone con sistema operativo Android”. 

Secondo l’Antitrust si è trattato di una “pratica aggressiva in violazione degli articoli 24 e 25 del Codice del consumo”, perché i clienti di Poste – per potere utilizzare ancora i servizi tramite le applicazioni – si sarebbero trovati praticamente ‘costretti’ ad accettare le condizioni. Il garante ha parlato di “rilascio obbligatorio del consenso all’accesso a una pluralità di dati presenti nel proprio smartphone, in base a una richiesta genericamente motivata dalla necessità di garantire la sicurezza da eventuali frodi agli utenti delle App Banco Posta e PostePay”.

Le motivazioni avallate dall’autorità

Pare che la richiesta fosse eccessiva rispetto al servizio fornito e che ci sia stata – di fatto – una violazione di dati sensibili superflui, pena l’impossibilità di utilizzare le applicazioni di Banco Posta e PostePay. Per l’Antitrust, “i dati che si chiedono agli utenti devono sempre essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali sono richiesti”, ha specificato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Ha inoltre aggiunto che “non devono mai essere eccedenti. Men che meno si può condizionare indebitamente la volontà dell’utente, forzandola con il blocco di un’app”. 

Il garante contesta una pratica illecita da aprile 2024, “contraria alla diligenza professionale”. La multa a Poste italiane da parte dell’Antitrust ha avuto effetti negativi anche sui mercati azionari. A Piazza Affari, nella seduta del 9 giugno 2025, il titolo dell’azienda ha chiuso in calo dello 0,18% a 19,05 euro per azione. La performance a un anno è del +48,9% e a sei mesi del 38,4%.

La crescita di Poste Italiane nel tempo

Poste Italiane – originariamente nota come Poste e Telegrafi e successivamente Poste e Telecomunicazioni – è un’impresa pubblica e holding italiana, sotto forma di società per azioni, gestita dal Ministero dell’economia e delle finanze. PT ha interessi anche nei settori  attiva anche attraverso società controllate nei settori logistico-postale, assicurativo, finanziario, immobiliare ed energetico, nei servizi di monetica, telecomunicazioni, telegrafici e di telematica pubblica. Si occupa anche di operazioni di riscossione e di raccolta del risparmio postale emesso da Cassa Depositi e Prestiti e assistita dalla garanzia dello Stato.

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