Padoan: il taglio dell’Irpef rinviato al 2018

Il governo starebbe però discutendo sulla possibilità di una seconda voluntary disclosure. Obiettivo: recuperare 4 miliardi di euro

Dietrofront: il taglio dell’Irpef non avverrà prima del 2018, contrariamente a quanto ventilato nei mesi precedenti. Ad annunciarlo è stato Pier Carlo Padoan: ospite su Rai Uno a Porta a Porta, il ministro dell’Economia ha confermato che il taglio dell’Irpef resta programmato per il 2018, come da programma iniziale. Questo però non vuol dire che il governo non continuerà a ridurre la pressione fiscale: sebbene quest’ultima sia scesa di un punto negli ultimi tre anni, il calo è giudicato ancora troppo scarso. «La pressione fiscale è alta: ha cominciato a scendere, ma deve scendere ancora», ha affermato il ministro.

RIENTRO DI CAPITALI. Da qui, l’idea di prevedere una seconda voluntary disclosure. «Molti capitali sono già rientrati», conferma, «mi accontenterei di una frazione della cifra recuperata, spero di poter recuperare un po’ meno di 4 miliardi». Il progetto non sarebbe però ancora ufficiale: il governo starebbe ancora discutendo sull’ipotesi di un nuovo rientro dei capitali dall’estero. Padoan dà invece quasi per certa la presenza, nella prossima legge di bilancio, di superammortamenti, così come di sostegni per «gli investimenti, la produttività e la competitività».

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