Nasce Nuclitalia: Enel, Ansaldo e Leonardo puntano sul nuovo nucleare

Al vertice della nuova società controllata da Enel (51%), Ansaldo Energia (39%) e Leonardo (10%) il rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta, e Luca Mastrantonio, già responsabile dell'unità Nuclear Innovation di Enel

Nasce Nuclitalia: Enel, Ansaldo e Leonardo puntano sul nuovo nucleare© Shutterstock

Con la firma ufficiale dell’accordo tra Enel, Ansaldo Energia e Leonardo, prende vita Nuclitalia, la nuova società a responsabilità limitata interamente partecipata da aziende controllate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. L’obiettivo è chiaro: rientrare nel panorama internazionale dell’energia nucleare, puntando su tecnologie sostenibili e innovative, a partire dagli Small Modular Reactor (Smr) raffreddati ad acqua.

Luca Mastrantonio e Ferruccio Resta al vertice di Nuclitalia

La compagine societaria riflette il peso dei tre colossi industriali: Enel detiene il 51%, Ansaldo Energia il 39%, Leonardo il restante 10%. Il Consiglio di amministrazione sarà composto da sette membri, presieduto da Ferruccio Resta, ex rettore del Politecnico di Milano, mentre l’incarico di amministratore delegato spetterà a Luca Mastrantonio, già responsabile dell’unità di Nuclear Innovation di Enel. Il board è completato da professionisti con forte esperienza tecnica: Nicola Rossi e Valentina De Cesare per Enel, Daniela Gentile e Andrea Benveduti per Ansaldo Energia, Andrea Campora per Leonardo. Inoltre, è previsto a breve l’insediamento di un comitato tecnico per supportare l’analisi delle tecnologie da adottare.

Non solo Small Modular Reactor (Smr)

Nuclitalia non nasce con una missione industriale immediata, ma con un compito di studio e valutazione tecnologica. Come sottolineato anche nel comunicato stampa congiunto, la società dovrà analizzare le soluzioni più avanzate nel campo del nuovo nucleare, focalizzandosi sugli Smr come primo passo. L’Italia, infatti, dovrà scegliere tra prototipi esistenti già in fase di sviluppo avanzato all’estero, adattandoli al contesto nazionale attraverso analisi tecnico-economiche approfondite e la definizione di requisiti specifici.

Tra le tecnologie più promettenti in fase di studio ci sono quelle statunitensi di Westinghouse, GE Hitachi e NuScale, la francese Nuward, l’inglese Rolls-Royce e la cinese ACP100, a oggi l’unico Smr in esercizio sperimentale. Il mercato globale conta circa 80 progetti in fase di sviluppo. Un prototipo di Smr ha oggi un costo di 5,5 milioni di euro per megawattora, ma si stima che possa scendere a 3,5 milioni con la commercializzazione. Ogni unità avrebbe una potenza di circa 300 MW e richiederebbe investimenti intorno al miliardo di euro. Grazie alle dimensioni ridotte, queste centrali potrebbero essere realizzate in fabbrica, abbattendo tempi e costi rispetto agli impianti tradizionali.

Secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, la nascita di Nuclitalia rappresenta un passo decisivo per affiancare le energie rinnovabili con una fonte sicura, pulita e strategica come il nuovo nucleare, indispensabile per rafforzare la competitività del sistema Paese e ridurre i costi energetici.

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