Marchionne-Marcegaglia a confronto per il futuro dell’auto

Trattativa con i sindacati, futuro del contratto nazionale e permanenza del Lingotto in Confindustria tra i temi dell’incontro programmato a New York tra l’ad Fiat e il numero uno di viale dell’Astronomia

Se non è già iniziato è solo questione di ore, ma tra oggi e domani avverrà il tanto atteso incontro tra l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne e il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. L’appuntamento andrà in sena a New York, sul tavolo la trattativa con i sindacati, interrotta, per lo stabilimento di Mirafiori, il futuro del contratto nazionale e la stessa permanenza del Lingotto nell’associazione di viale dell’Astronomia. Temi non di poco conto che riguardano direttamente il futuro di Fiat e indirettamente quello delle relazioni industriali. Il nodo è quello della coesistenza del contratto nazionale dell’auto con le richieste a cui il Lingotto subordina l’investimento da un miliardo necessario per il rilancio di Mirafiori. Sarebbe un compromesso su cui lavorare nelle prossime settimane, che potrebbe consentire di ricompattare lo stesso fronte sindacale, con la Fiom su una posizione più critica, che ha già avallato l’operazione Pomigliano. Proprio le aspettative di Fim e Uilm sembrano convergere con quelle della Confindustria, che ha tutto l’interesse di evitare uno strappo che peserebbe non poco sul quadro complessivo delle relazioni tra le parti sociali.

Marcegaglia: “Serve un accordo con Fiat, ma tenendo conto di tutti”L’obiettivo potrebbe essere quello di rafforzare le componenti aziendali e di settore della contrattazione senza porre fine alla contrattazione nazionale e di categoria. Per raggiungerlo serve la disponibilità sindacale e la volontà di Fiat di fare un passo indietro rispetto all’intransigenza mostrata la settimana scorsa. Proprio Marcegaglia ha evidenziato che la soluzione va trovata all’interno del contratto auto. Il leader degli industriali vuole innanzitutto “capire le esigenze di Marchionne e sapere fino a che punto ci si può spingere”, convinta che “serve un accordo con Fiat, ma tenendo conto di tutti”. Come dire, c’è una soglia limite nelle relazioni industriali che non può essere oltrepassato. Al punto che un’uscita di Fiat da Confindustria è un’eventualità da scongiurare, ma non ad ogni costo: all’associazione di viale dell’Astronomia “si aderisce volontariamente e non si può obbligare nessuno”.

Marcegaglia-Marchionne, Landini scettico: “Meglio che non si vedano”Intanto davanti ai cancelli di Mirafiori il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, mostra tutto il suo scetticismo per l’incontro tra i due manager. “L’ultima volta che Marcegaglia e Marchionne si sono incontrati sono saltate fuori le deroghe al contratto nazionale dei metalmeccanici. Se oggi deve uscire fuori la cancellazione – continua Landini – meglio che non si vedano, se invece l’incontro può portare a un rinsavimento, ben venga”.

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