Lo strumento del futuro? È gratis

Si chiama Free FuTool la start up genovese che, in pochi mesi, è arrivata a distribuire 80 mila copie free di un quaderno per universitari in cinque città italiane (oltre al capoluogo ligure, Milano, Torino e, a breve, Firenze e Padova). Nelle inserzioni pay figurano big del calibro di Heineken, Vodafone e Martini

Un po’ agenda, un po’ blocco appunti e un po’ anche magazine, con sezioni editoriali ad hoc. Gratis per il pubblico (studenti universitari tra i 18 e i 25 anni), con inserzioni a pagamento di diverse aziende, dalle Tlc al food&beverage. «Tra fine marzo e inizio aprile debutteremo su due nuove piazze, Firenze e Padova, aumentando la tiratura del 60%. Dalle 50 mila copie iniziali arriveremo a quota 80 mila». Tobia Lorenzani è chief marketing officier di Free FuTool (abbreviazione di Future Tool), start up nata all’ombra della Lanterna dall’idea di quattro soci co-fondatori (tutti under 30): oltre a Lorenzani, Paolo Trombetta (chief administrator), Jacopo Sterlocchi (design and art direction) e Federico Bini (chief financial officier).«Il progetto ha preso le mosse tra il 2010 e il 2011 da una sorta di gioco che facevamo quotidianamente io, Jacopo e Paolo, “Una start up al giorno”: uno dei tre doveva presentare agli altri due una proposta imprenditoriale». Poi, durante un’esperienza di studio a Parigi, a Paolo Trombetta arriva tra le mani, in ambito universitario, un quaderno con caratteristiche simili, supportato da sponsor. E così, mutuando altri spunti – dalla mitica “Smemo” alla free press, per esempio – ecco che vede la luce “lo strumento gratuito del futuro”. Free FuTool, per l’appunto. Bini, subentrato dopo, ha svolto un ruolo fondamentale per l’avvio dell’attività. «Un po’ più grande di noi, all’epoca aveva già lavorato come trader bancario. Quindi ci ha portato non solo capitale (l’investimento iniziale è stato di 50 mila euro, ndr) ma anche competenze. È stato lui il nostro angel».Il quaderno Free FuTool ha debuttato a inizio ottobre a Milano, Genova e Torino, per poi essere distribuito una seconda volta a fine 2012, «sempre all’inizio delle lezioni, davanti agli atenei». In primavera si aggiungeranno anche quelli di Firenze e Padova.Spiega ancora Lorenzani: «Avevamo inizialmente pensato il notes FFT per un contesto locale, con inserzionisti legati alla città in cui veniva diffuso. Per dare un respiro nazionale al progetto, sono stati determinanti, in particolare, Università Bocconi, che ne ha seguito genesi e sviluppo (e che oggi figura anche tra gli inserzionisti, ndr) e Heineken come first mover tra gli sponsor». Questi, a oggi sono complessivamente una ventina, spalmati in 12-14 brand per uscita. Tra di essi figurano pure Vodafone, Martini, Costa Crociere, Iw Bank, Basic Net e Pomellato. Le inserzioni, declinabili secondo varie formule, costano fino a un massimo di ottomila euro.«È interessante anche l’attività di couponistica che proponiamo in fondo al quaderno. In Italia non è ancora molto sviluppata, se paragonata a Paesi come gli Stati Uniti. Ma stiamo vedendo che funzionano molto bene i tagliandi inseriti, direttamente collegati a punti vendita del capoluogo in cui il prodotto viene diffuso», aggiunge Lorenzani. «Risultano utili indicazioni sia per i residenti, sia, soprattutto, per gli studenti fuori sede».Dunque uno strumento tipicamente old economy, come il vecchio foglio cartaceo formato A4, «che però senza i new media e strumenti come Skype e WeTransfer non si sarebbe sviluppato con la stessa facilità e in tempi relativamente brevi».Nei prossimi traguardi che Free FuTool vuole tagliare, in prima linea c’è l’approdo in altre città italiane che vantano forti tradizioni universitarie (Bologna, Roma, Napoli, Catania, solo per citarne alcune). In pentola, intanto, bolle anche un progetto di coworking nel capoluogo ligure, «da sviluppare nell’ambito del Parco Tecnologico degli Erzelli».E, dal momento che l’idea iniziale era stata solleticata da un’esperienza di studio all’estero, chissà che il quaderno della start up genovese non arrivi prima o poi a valicare anche i confini nazionali…

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