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“Flop” liquidità alle imprese: arrivati solo 51 dei 400 miliardi annunciati

L’allarme del segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro: “Un bilancio fallimentare”

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“I dati diffusi oggi confermano che il decreto liquidità è stato un flop incredibile. Il bilancio, a quasi 100 giorni dall’avvio dell’operazione, è fallimentare: i prestiti garantiti dallo Stato sono arrivati a 50,7 miliardi di euro, meno del 13% rispetto ai 400 miliardi che il governo aveva promesso il 6 aprile, giorno in cui è stato annunciato il provvedimento”. È quanto dichiarato dal segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro, commentando i dati diffusi dall’Abi nella giornata del 13 luglio.

Nella giornata del 14 luglio l’Abi segnala che le domande presentate dalle banche al Fondo di Garanzia ammontano ora a 823 mila, per 51,3 miliardi di euro, di cui 715 mila fino a 30 mila euro, per oltre 14 miliardi di euro di finanziamenti richiesti.

“Vuol dire che mancano, all’appello, circa 350 miliardi e il gap, che è pari all’87%, non sarà del tutto colmato nelle prossime settimane e mesi”, aggiunge Lauro. Secondo il segretario generale di Unimpresa “la liquidità che manca alle imprese italiane rappresenta il problema principale di questa drammatica crisi. Sarebbero state necessarie misure con finanziamenti a fondo perduto che sono stati promessi a lungo e stanziati, in ritardo, solo in misura esigua”.

Sull’argomento leggi anche: Imprese alla ricerca della liquidità perduta

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Il premier Giuseppe Conte (sin) con il ministro delle'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri (foto governo.it)