Se state sempre in ufficio, non farete mai innovazione

Diversity e non solo: solo un mix di esperienze e interessi, da approfondire magari in un anno sabbatico, fa da carburante all'innovazione

L’innovazione passa dalla diversità. Non solo di genere, ma soprattutto di esperienze lavorative, gusti, interessi, da approfondire ben oltre le mura dell’ufficio. Lo racconta la ricerca di Bcg The Mix That Matters, che sottolinea come i percorsi di carriera variegati portano più facilmente all’innovazione. Un dato che si rispecchia anche nei numeri di Manageritalia sui dirigenti italiani, con i manager over 50 che resistono alla crisi proprio grazie alla maggiore flessibilità ai contesti.

INNOVAZIONE E DIVERSITÀ

Parte tutto da uno studio sulla diversity. Solo uno degli ultimi sei Ceo di Coca-Cola è creciuto negli Stati Uniti, mentre Deutsche Telekom ha accresciuto la presenza femminile fino al 40% del management in appena sei anni. Analizzando i risultati di 171 compagnie del centro Europa, è chiara la relazione tra la diversità e le performance nell’innovazione. Attenzione: non serve avere tante donne in aziende, se almeno il 20% della stanza dei bottoni non è al femminile. Ma diversità non vuol dire solo genere, ma anche origini diverse ed esperienze molteplici in aziende o settori totalmente estranei al proprio mercato. Questo vale ancora di più nei grandi gruppi, quelli che gestiscono molte linee di prodotto in segmenti affini: la diversità fa crescere anche le dimensioni dell’azienda.

Prendere un periodo sabbatico può essere interpretato come un passo indietro nella carriera. In realtà, aprire la mente ad altre esperienze può diventare un boost per se stessi e l’azienda. Allo stesso modo tuffarsi in un nuovo settore può essere un rischio, ma anche un beneficio perché porta nuovi elementi in una cultura aziendale statica. Questo vuol dire anche aprirsi ai livelli più bassi: l’esperienza dei lavoratori che ogni giorno si sporcano le mani con l’innovazione, può essere anche più utile dell’opinione di un grande manager.

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