Legge di stabilità, taglio Irpef e aumento dell’Iva. Le novità

Il governo opta per un ‘meno tasse per tutti’, ma i saldi devono essere rispettati: sarà aumentata di un punto l’imposta sul valore aggiunto. Tra le misure la stretta sulle spese delle amministrazioni pubbliche e sugli aumenti in busta paga, meno illuminazione pubblica e Imu su immobili di Chiesta ed enti no profit

Un po’ meno Irpef, un po’ più di Iva. È questa la novità principale di una legge di stabilità che ha tenuto impegnato il Consiglio dei ministri fino a tarda notte. I telegiornali di prima serata di lunedì 9 ottobre – che ipotizzavano tagli per 10-12 miliardi per evitare l’aumento dell’Iva – sono stati smentiti poche ore più tardi: l’Imposta sul valore aggiunto (Iva) sarà aumentata, anche se solo di un punto, dal 10 all11% e dal 20 al 21%; in cambio il governo diminuirà l’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), le aliquote più basse saranno ridotte (dal 23 al 22% e dal 27 al 26%). Ma il vertice di governo porta con sé numerosi provvedimenti, che non hanno risparmiato polemiche anche all’interno del Consiglio dei ministri; il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ad esempio si è detto contrario al taglio da 1,5 miliardi per la Sanità. Tra gli altri interventi da sottolineare nuovi finanziamenti per la Tav e le infrastrutture; la nuova Tobin Tax sulle transazioni finanziarie (di cui si discuterà al prossimo Consiglio europeo) e l’Imu per le attività commerciali di Onlus e Chiesa. Ecco, in una sintesi realizzata dall’Ansa, le misure principali della legge di stabilità:

AUMENTO IVA – Non viene eliminato il previsto aumento Iva di due punti, che sarebbe scattato dal primo luglio 2013. L’aumento viene solo frenato a metà: l’Iva salirà di un solo punto: dal 10 all’11% e dal 21 al 22%. Il commento di Paolo Galimberti, presidente Ancra e di Giovani imprenditori ConfcommercioMENO IRPEF – Arriva il primo calo delle tasse, che toccherà tutti. Viene ridotta l’aliquota sul primo e sul secondo scaglione: dal 23 scende al 22%, dal 27 al 26%. Il costo per la riduzione della prima aliquota, che si applica su tutti i redditi, è di 4 miliardi, quello del secondo scaglione vale un altro miliardo. Sotto i 7.500 euro, che è la soglia di no tax area, non accade nulla. Tutelati anche i redditi fino a 15.000 euro che non verranno toccati nemmeno nelle detrazioni e nelle deduzioni. Sopra questa soglia, invece, si riduce l’aliquota Irpef, dal 23 al 22% ma scattano i tagli alle agevolazioni fiscali: arriva un tetto di 3.000 euro alle detrazioni e per molte deduzioni (ma non su quelle per la sanità) viene introdotta una omogeneizzazione, con una franchigia di 250 euro. PENSIONI DI GUERRA E INVALIDITÀ– Le pensioni di guerra e di invalidità saranno assoggettate all’Irpef, ma non sotto i 15.000 euro. TOBIN TAX – Le risorse della legge di stabilità saranno reperite, oltre che con la spending review, anche con la Tobin Tax e con una revisione delle ‘tax expenditures’. BANCHE E ASSICURAZIONI – Sale dallo 0,35 a 0,50% l’acconto sulle riserve tecniche delle assicurazioni. Lo ha spietato il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli. La norma prevede che nel 2014 il prelievo riscenda allo 0,45%. Vengono posticipate di 5 anni le deduzioni riconosciute alle banche per il maggior valore riconosciuto al riallineamento per l’imposta sostitutiva.SCONTI FISCO PER FONDO TAGLIO DEBITO – Arriva la possibilità di fare erogazioni liberali al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato e usufruire di uno sconto fiscale pari al 19% dell’imposta lorda. IMU CHIESA…SÌ – Il governo ha modificato il testo della legge riguardante l’Imu per gli immobili non commerciali e quindi anche della Chiesa in modo da definire il quadro regolatorio “in tempo per il periodo annuale di imposta” che decorre dal 1 gennaio 2013.STATALI, NIENTE AUMENTO IN BUSTA PAGA – Confermato il blocco dei contratti fino al 2014. Per il 2013-2014 non sarà erogata neanche l’indennità di vacanza contrattuale. L’indennità di vacanza contrattuale tornerà nel 2015 calcolata sulla base dell’inflazione programmata.SALARIO PRODUTTIVITÀ – Gli aumenti salariali aziendali saranno tassati nel 2013 al 10% entro il limite di 3.000 euro lordi, per una spesa di oltre un miliardo nel 2013 e poco meno della metà nel 2014.STRETTA ASSISTENZA DISABILI – Stretta sui permessi previsti dalla legge 104/1992 per il disabile o per la cura di parenti affetti da handicap. La retribuzione per i giorni di permesso (tre al mese) scende al 50% a meno che i permessi non siano fruiti per le patologie del dipendente stesso della Pubblica amministrazione o per l’assistenza ai figli o al coniuge. Sono esclusi dal pagamento intero quindi i permessi fruiti per prendersi cura dei genitori disabili. SANITÀ – Taglio di 1,5 miliardi al fabbisogno sanitario nazionale, grazie a una ulteriore riduzione della spesa per l’acquisto di beni, servizi e dispositivi medici. STOP AFFITTI E ACQUISTI AUTO E IMMOBILI – Stop all’affitto e all’acquisto di nuovi immobili da parte di tutte le amministrazioni pubbliche. Ma anche all’acquisto e il leasing di autovetture. Prevista una stretta anche per l’acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche.TAGLI A REGIONI, RISORSE A COMUNI IN DIFFICOLTÀ – Vengono aumentati di 1 miliardo i tagli lineari previsti dalla prima spending review per le regioni a statuto speciale. Arrivano poi 160 milioni alla Campania e circa 130 milioni per il Fondo per i Comuni in condizioni di pre-dissesto.ESODATI – Arrivano 100 milioni per gli Esodati. Si attingerà dal Fondo Letta.UNIVERSITÀ – Il budget delle Università potrà crescere del 3% all’anno. Per alcuni enti di ricerca la percentuale sale al 4%.BENI DEMANIO – Ok alla vendita dei beni demaniali attraverso fondi immobiliari.TRASPORTI E INFRASTRUTTURE – Quasi 800 milioni di euro per finanziare studi, progetti, attività e lavori; 1,6 miliardi a partire dal 2013 per il trasporto pubblico locale. Ottocento milioni di euro sono invece stanziati per la RFI e 300 milioni per l’Anas. Trecento i milioni di penalità per lo stop al Ponte di Messina.COMMISSARIO ANTICORRUZIONE – Presiederà la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche. Sarà a costo zero.PATRONATI A DIETA – Taglio ai patronati di 30 milioni di euro nel 2014 e di altri 30 milioni nel 2015.QUOTE LATTE – Torna sotto la gestione di Equitalia la riscossione delle multe per lo sforamento delle quote latte.CIELI BLU – Per riuscire a risparmiare le notti saranno meno ricche di illuminazione artificiale.

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