Legge di stabilità, quattro miliardi di tasse in più nel 2013

Il calcolo del quotidiano ‘Il Messaggero’ sul provvedimento del governo, che arriva all’esame del Parlamento tra aumenti, nuovi tagli e un’opposizione totale. Nelle Camere si rischia un ingorgo di fine legislatura

La legge di stabilità approda alla Camera e l’opposizione che troverà sarà totale: anche i partiti di maggioranza (Pdl, Pd e Udc) e gli stessi rappresentanti del governo chiedono alcune modifiche al testo approvato dal Consiglio dei ministri. In mattinata il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha ammesso che sulla legge di stabilità “ci sono alcune cose che personalmente non piacciono neanche a me. Credo che si possa correggere qualcosa – ha aggiunto – in particolare sulle questioni che riguardano le politiche sociali”. L’esecutivo si dice pronto a discutere le singole norme, ma precisa che i saldi dovranno rimanere invariati.

QUATTRO MILIARDI IN PIÙ NEL 2013. Sulla base della Relazione tecnica al provvedimento, il quotidiano Il Messaggero ha calcolato un aggravio fiscale di 4 miliardi di euro per il 2013, causato soprattutto dall’aumento di un punto dell’Iva. “Quasi 9 miliardi di euro di minori entrate per lo Stato nel 2013, compensate in parte da oltre 6 di prelievo aggiuntivo. Questo il saldo della legge di stabilità – si legge sulle pagine del quotidiano romano – ma guardando agli effetti concreti della manovra su imprese e famiglie, l’aggravio di tasse nel 2013, considerato l’aumento dell’Iva, arriva a 4 miliardi di euro (l’articolo de Il Messaggero).

TESTO NON DEFINITIVO. Intanto dai testi che continuano a circolare (non ancora definitivi) spuntano nuovi tagli e aumenti: si parla di norme che riguardano gli assegni di invalidità, le indennità di accompagnamento, le pensioni di guerra o le polizze vita; oppure l’aumento del contributo unificato per i ricorsi davanti alle commissioni tributarie. Sulle polizze vita il ministero dell’Economia ha precisato: “Non è prevista alcuna disposizione che assoggetti a tassazione i redditi rivenienti da polizze assicurative in caso di morte che restano quindi esenti”. È chiaro che la legge non ha un quadro normativo ben definito e i provvedimenti potrebbero cambiare durante l’iter parlamentare.Un iter parlamentare che dovrà vedersela con un possibile ingorgo legislativo. Nei prossimi mesi, prima delle elezioni politiche, il Parlamento dovrà occuparsi del dl sviluppo, della seconda lettura della delega fiscale, del dl dei tagli alla politica. Poi il ddl anticorruzione, la riforma della legge elettorale e il ddl contro la cementificazione dei suoli agricoli. Dovrebbe arrivare anche un nuovo testo di semplificazioni e, se non bastasse, il governo ha già annunciato entro ottobre una nuova versione della legge sulla concorrenza.

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