Leaf Space, la startup italiana da un milione di euro

Nuovi soci e nuovi investimenti per la società lombarda che si propone di favorire l’accesso allo spazio da parte degli operatori di microsatelliti

Un milione di euro nelle casse della start up italiana Leaf Space. La società lombarda, nata per favorire l’accesso allo spazio da parte degli operatori di microsatelliti, ha annunciato l’arrivo di capitali freschi con l’ingresso di nuovi soci: la RedSeed Ventures, in qualità di lead investor, con un pool di investitori privati e istituzionali (tra cui Como Venture, Key Capital e PoliHub).

L’importante finanziamento servirà per lanciare sul mercato Leaf Line, un innovativo servizio centralizzato di telecomunicazione satellitare che garantisce l’accesso ai dati spaziali in maniera molto più semplice, veloce ed economica rispetto alle soluzioni oggi disponibili. “Siamo molto soddisfatti dell’operazione appena conclusa, il mercato aerospaziale e dei microsatelliti in particolare è in grande espansione”, commenta Roberto Zanco, partner di RedSeed Ventures, che sottolinea l’importante ruolo italiano nell’industria spaziale europea e mondiale.

L’ITALIA DELLO SPAZIO. Dal punto di vista della tecnologia, infatti, il settore aerospaziale italiano conta già alcuni campioni nazionali come il gruppo Leonardo (Finmeccanica), il gruppo Thales Alenia Space e Avio, nonché alcuna start up di successo come D-Orbit. Il settore dei microsatelliti, invece, è in forte crescita, utilizzati per lo più per erogare servizi basati su immagini della Terra quali ad esempio: tracciamento navale (commerciale, turistico e militare), controllo della deforestazione, agricoltura di precisione, previsioni meteo, controllo delle catastrofi (incendi, terremoti, maremoti), monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, controllo degli sversamenti illegali in mare e attività di search and rescue nei mari.

LA STORIA DI LEAF SPACE. In occasione di Expo 2015, Leaf Space è stata riconosciuta come una delle migliori start up lombarde; nello stesso anno è entrata nel programma di incubazione di I3P del Politecnico di Torino; grazie al Premio Marzotto, ha beneficiato di un periodo di incubazione presso il PoliHub, lo startup district&incubator della Fondazione – Politecnico di Milano che ne è poi diventato socio; inoltre, ha ottenuto un finanziamento dalla Comunità Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 destinato alle pmi.

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