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Le dichiarazioni infedeli? Sotto i 50 mila euro non hanno rilevanza penale

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso di Raoul Bova, indagato per elusione fiscale

Il limite sarebbe tutto racchiuso in questa “cifra di punibilità”: 50 mila euro. Sotto questa soglia, infatti, le dichiarazioni infedeli non avrebbero rilevanza penale. L’ha stabilito, con sentenza numero 7.615 del 18 febbraio 2014, la Corte di Cassazione, in merito all’indagine sull’attore Raoul Bova. Stando alla ricostruzione della procura, Bova avrebbe creato una società schermo, dai conti fittizi, a cui avrebbe ceduto i diritti di immagine. Tuttavia, come è stato rilevato dalla Corte, l’ammontare delle dichiarazioni infedeli non supera i 50 mila euro, soglia di punibilità stabilita dall’articolo 4 del D.Lgs. n. 74 del 2000, quindi l’interesse dell’amministrazione finanziaria alla fedeltà delle dichiarazioni annuali dei redditi e dell’Iva è presidiato dalle conseguenze civilistiche della violazione dell’obbligo.