Le 39 domande dell’Europa (alle quali l’Italia dovrà rispondere)

Un documento storico, un questionario di cinque pagine, che tocca tutti i punti più delicati dell’economia italiana: dall’economia alla giustizia, dalle pensioni al mercato del lavoro. Il nostro Paese dovrà rispondere “in inglese entro venerdì 11 novembre”

L’Unione europea marca stretto l’Italia. Nonostante le rassicurazioni di Germania e Francia (“L’Italia non è la Grecia) la paura che Roma diventi una nuova Atene c’è, e cresce con il passare del tempo. Soprattutto perché le misure annunciate non trovano una decisa attuazione. Per questo motivo la Commissione europea ha appena inviato al nostro Paese una lettera, un documento storico, con il quale Bruxelles chiede maggiori delucidazioni e precisazioni sui punti del documento inviato lo scorso 26 ottobre dal governo italiano. Come sarà realizzato il percorso di rientro del debito pubblico? Quali provvedimenti assicureranno la reale applicazione della ‘golden rule’ sul pareggio di bilancio? Come si rimedierà alla cronica incapacità di utilizzare i fondi strutturali Ue? Che cosa si intende fare per valorizzare il ruolo dei professori nelle scuole? Sono solo alcune delle 39 domande contenute nel documento di cinque pagine che il commissario europeo agli Affari economici, Olli Rehn, ha inviato al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. “Mai finora la Commissione europea aveva intrapreso un’operazione di monitoraggio di un Paese membro della zona euro così invasiva e precisa”, si legge sulle pagine de Il Sole 24 Ore. La Commissione Ue passa al setaccio la lettera d’intenti presentata dall’Italia per cercare di capire le vere intenzioni del governo di Roma. Ecco i punti principali affrontati da Bruxelles – riassunti dall’agenzia Ansa – alla quale l’Italia dovrà rispondere “in inglese entro l’11 novembre 2011”.

Le 39 domande dell’Europa – sintesi

CONTI PUBBLICI. Oltre a rilevare che nelle attuali condizioni economiche il rispetto degli obiettivi indicati per il 2012 e il 2013 richiederà l’adozione di «misure aggiuntive», Bruxelles chiede all’Italia di dettagliare come si intende realizzare il percorso di riduzione del debito pubblico che dovrebbe partire dal 2012 e da dove arriverebbero i 5 miliardi di incassi annui previsti per il prossimo triennio.PENSIONI. Il problema, per Bruxelles, resta aperto soprattutto nel settore privato, dove l’età pensionabile delle donne sarà inferiore a quella degli uomini ancora per molti anni e le pensioni di anzianità consentiranno ancora per molto a persone ‘relativamente’ giovani di restare a casa.GOLDEN RULE. Una volta inserito il principio del pareggio di bilancio nella Costituzione, con quali leggi l’Italia lo farà concretamente rispettare per renderlo coerente con le regole Ue? TASSE. Bruxelles vuole conoscere come il peso fiscale sarà ricalibrato spostandolo da lavoro ai consumi, e se è vero che si pensa a reintrodurre l’Ici.FONDI STRUTTURALI. La Commissione evidenzia tutte le carenze del sistema italiano, in cronico ritardo nell’utilizzare le risorse Ue, e chiede quali interventi saranno varati per porvi rimedio. Ma Bruxelles punta il dito anche sul piano Eurosud, chiedendo di conoscerne i dettagli.SCUOLA. Visti anche i deludenti risultati dei test Invalsi, che cosa vuole fare l’Italia per riformare il sistema scolastico? E per valorizzare il ruolo dei professori e migliorare l’autonomia e la competitività delle università? LAVORO. Come funzioneranno i crediti d’imposta per chi offre nuovo lavoro nelle regioni svantaggiate? Come sarà favorita l’occupazione giovani e femminile? Cosa prevede la revisione dei contratti di lavoro?CONCORRENZA. All’Italia si chiede tra l’altro di specificare come saranno potenziati i poteri d’intervento dell’Authority per assicurare coerenza tra le norme nazionali e regionali e cosa si intenda fare nel settore dell’acqua dopo il risultato del referendum.GIUSTIZIA E RIFORME COSTITUZIONALI. La lista delle domande si chiude con quelle relative agli interventi destinati ad assicurare una giustizia civile efficiente e al taglio dei parlamentari, nonché i risparmi che si intendono così realizzare.

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