La spending review è legge, le misure (e i tagli) principali

Dopo il passaggio in Senato, il testo approvato senza modifiche dalla Camera di Montecitorio. Interventi in favore di 55 mila esodati e dell’Emilia colpita dal sisma. Al via il riordino delle Province e i tagli della Spesa pubblica

La spending review è legge. Il provvedimento del governo, votato senza modifiche dopo l’approvazione del Senato, è stato licenziato dalla Camera di Montecitorio con 371 voti favorevoli, 86 contrari e 22 astenuti. Interventi in favore di 55 mila esodati, rimasti incastrati tra vecchie e nuove regole previdenziali, senza lavoro e senza pensione; ma il provvedimento va incontro anche ai terremotati dell’Emilia (stanziate risorse per 6 miliardi di euro). Diversi i tagli, come quelli che riguardano la Pubblica amministrazione, la sanità e la Banca d’Italia dove verranno dimezzate le auto blu. Tra le altre misure, che prevedono anche un aumento dell’addizionale Irpef in otto Regioni, anche il tetto agli stipendi dei manager delle aziende dello Stato, non quotate, che saranno assunti a partire da oggi. Ecco, in una sintesi realizzata dall’agenzia Ansa, le misure principali della spending review:

STIPENDI MANAGER – Tetto di 300 mila euro per la retribuzione a manager e dipendenti delle aziende partecipate dallo Stato, non quotate, Rai compresa. Ma dal prossimo contratto. STOP AUMENTO IVA – L’aumento dal prossimo ottobre di un punto delle due aliquote dell’10% e del 21% slitterà, secondo programma, a luglio 2013. ESODATI Altri 55 mila persone prive sia di lavoro che di pensione potranno accedere a questa con le vecchie regole. SISMA EMILIA – Stanziate risorse per 6 miliardi per le zone colpite dal terremoto in Emilia. Possibilità per i Comuni e per il commissariato regionale di fare assunzioni a tempo determinato per affrontare le emergenze. Risorse anche per l’Abruzzo (23 milioni) per la raccolta dei rifiuti. PROVINCE – Saranno “riordinate” in modo da averne solo con almeno 350.000 abitanti e un territorio di 2.500 chilometri quadrati. Avranno per il 2012 un contributo di 100 milioni per la riduzione del debito. – COMUNI – Arrivano attraverso le Regioni. Le risorse verranno prese da quelle destinate ai Comuni virtuosi (300 mln) e ai rimborsi fiscali (500). CITTÀ METROPOLITANE. Arriva una Conferenza in ciascuna delle dieci province trasformate in Città metropolitane. SOCIETÀ IN HOUSE. Saranno chiuse ma non automaticamente. Regioni, Province e Comuni non saranno obbligate a sopprimere o accorpare i propri enti ed agenzie, a patto che realizzino un risparmio del 20% per la loro gestione. PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – Riduzione del 20% dei dirigenti pubblici, -10% del personale non dirigente. Buono pasto non oltre 7 euro. Le amministrazioni centrali dovranno ridurre dall’anno in corso le spese per acquisti di beni e servizi. Tra i tagli, 5 milioni in meno per le intercettazioni. Slitta di due anni l’obbligo del taglio del 15% degli affitti per immobili in uso alle amministrazioni. CONSIP – Le amministrazioni pubbliche potranno fare i loro approvvigionamenti di energia, gas, carburanti e telefonia anche al di fuori delle convenzioni Consip a condizione che siano previsti corrispettivi inferiori a quelli indicati. MINISTERI – Risparmi di 1,7 miliardi nel 2013, 1,5 nel 2014 e 2015. Sei mesi in più per la riduzione dei dirigenti e del personale sia per il personale dell’amministrazione civile dell’Interno sia per i diplomatici in servizio all’estero del ministero degli Affari esteri. REGIONI – Sforbiciata ai trasferimenti: -700 milioni nel 2012; -1 miliardo i successivi due anni. PREFETTURE – Risparmi dagli uffici statali sul territorio. Accorpati nelle Prefetture. AUTO BLU – Tutte le amministrazioni, compresa Bankitalia, taglieranno la spesa del 50%. ENTI SOPPRESSI: Prima tagliati, poi salvati: tra loro il Centro sperimentale di cinematografia e la Cineteca nazionale. OSPEDALI – entro novembre le Regioni dovranno tagliare circa 7 mila posti letto arrivando a 3,7 ogni 1000 abitanti (oggi è 4). Tagli anche alle remunerazioni che ricevono i convenzionati. ADDIZIONALE IRPEF: Le otto regioni in disavanzo sanitario (Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia) potranno anticipare al 2013 la maggiorazione dell’addizionale regionale Irpef, dallo 0,5% all’1,1% (Leggi di più). TASSE UNIVERSITARIE – Aumentano quelle per gli studenti fuori corso: +25% per redditi sotto 90 mila euro, +100% oltre 150 mila euro. Stop aumenti per chi è in regola e sotto i 40 mila euro. SCUOLA – Dal prossimo anno le iscrizioni alle scuole statali avverranno solo online; pagelle, registri e comunicazioni alle famiglie e agli alunni saranno in formato elettronico. PENSIONI PROFESSORI. Gli insegnanti che entro il 31 agosto di quest’anno matureranno i requisiti per andare in pensione dall’1 settembre 2013 vanno in pensione con regole pre-Fornero. INDENNITÀ PROFESSORI UNIVERSITARI. Stop al trascinamento di indennità per i professori universitari che, dopo un incarico in un ente o in una istituzione, tornano ad insegnare. FARMACI – Nella ricetta dopo la prima diagnosi va indicato il principio attivo del farmaco. Il medico può indicare anche la marca, accompagnata da spiegazione, che diventa vincolante per i farmacisti. FARMACIE – Gli sconti a carico delle farmacie vengono fissati al 2,25%, mentre quelli a carico delle aziende al 4,1% per l’anno in corso. Dal 2013 arriverà il nuovo “sistema di remunerazione della filiera”. CARABINIERI E GDF – Dal primo gennaio 2013 sono rideterminati gli organici degli ufficiali di ciascuna forza armata ed è ridotto il numero delle promozioni, esclusi Carabinieri, Gdf, Capitanerie di porto e Polizia penitenziaria. CASE ENTI – Gli inquilini che vogliono comprare la casa dell’ente previdenziale in cui abitano hanno un tempo che non può essere inferiore a 120 giorni dal ricevimento dell’offerta. MULTE SCIOPERI SERVIZI PUBBLICI – Raddoppiano, nel passaggio dalle vecchie lire all’euro, le sanzioni comminate dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

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