La Cina abbandona il Pil, più attenzione a benessere e ambiente

Oltre 70 città e distretti hanno sostituito il prodotto interno lordo per misurare le performance locali

La ricchezza di un Paese non basta a misurare il benessere di una popolazione. Se da tempo l’Ocse sta lavorando a un nuovo indice che possa sostituire – o almeno rendere meno determinante – il Prodotto interno lordo per la pagella di un Paese (leggi di più), l’ultima novità arriva dalla Cina: nella più grande economica mondiale in ascesa oltre 70n città e distretti hanno già abbandonato il Pil come misura delle performance locali, assimilando il contrordine del premier Xi Jinping che lo scorso giugno aveva affermato: “Non possiamo più usare il semplice Pil per decidere chi sono i più bravi”.

E così intere province e distretti, come quelli di Fujian ed Hebei, stanno dedicando più attenzione all’ambiente e alla riduzione della povertà che alla crescita economica. La stessa Pechino, come riportato dal Financial Times, ha sottolineato di aver già chiuso ben 213 aziende inquinanti negli ultimi sei mesi. In più, settori “puliti” come tecnologia informatica e servizi finanziari hanno coperto più del 50% della crescita del Pil cittadino.

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