Il Pil dell’area Ocse cresce meno, exploit dell’Italia

Il nostro Paese è l’unico, insieme agli Stati Uniti, ad aver registrato un aumento della crescita tra primo e secondo trimestre 2011. Brusca frenata della Germania: da +1,3% a +0,1%

Per il quarto trimestre consecutivo si registra un rallentamento nella crescita dell’area Ocse, l’organizzazione mondiale per la cooperazione e lo sviluppo economico che comprende 34 paesi nel mondo. Nel secondo trimestre 2011 il Pil è cresciuto, infatti, solo dello 0,2% contro il +0,3% dei primi tre mesi dell’anno. Insieme agli Stati Uniti l’Italia è però l’unico Paese ad accelerare la crescita rispetto al primo trimestre, da +0,1% a +0,3%.Secondo quanto riportato dall’Ocse gli andamenti delle macroaree evidenziano una crescita dello 0,2% sia per l’Unione europea (+0,8% nei primi tre mesi), che per l’area euro (+0,8%) e per i G7 (+0,2%). Guardando ai vari Paesi, la Germania è protagonista dello scivolone più grosso, con una crescita di appena lo 0,1% contro il +1,3% dei primi tre mesi dell’anno. Il Regno Unito cresce dello 0,2% (dal +0,5% del primo trimestre), la Francia è piatta (+0,9%) e il Giappone arretra dello 0,3% (contro il -0,9%). Guardando invece al dato tendenziale, il Pil dell’area Ocse cresce dell’1,6% (2,4% nel primo trimestre): nell’Ue e nell’area euro dell’1,7% (da +2,5%), nei Paesi del G7 dell’1,3% (da +1,9%). Il rallentamento, calcolato su questa base, è per tutti i Paesi: Italia +0,8% (da +1%), Germania +2,7% (da +4,7%), Francia +1,6% (da +2,1%), Regno Unito +0,7% (da +1,6%), Stati Uniti +1,6% (da +2,2%) e Giappone -0,9% (da -0,7%).

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