Il futuro di Nutella si studia a Manhattan

Ferrero inaugurerà un nuovo centro ricerche in un campus universitario a New York. Un evento che segna il passaggio alla nuova governance con Giovanni Ferrero nel ruolo di presidente esecutivo

Il futuro della Nutella si studia a Manhattan. Ferrero si prepara infatti a inaugurare un nuovo centro di ricerca e innovazione nel modernissimo campus della Cornell University a New York, uno degli otto atenei dell’Ivy League americana. L’avveniristica struttura chiamata Bridge – valore 2 miliardi di dollari – è stata costruita a Roosevelt Island, l’isola immersa nell’East River tra Manhattan e Queens, a ridosso del Queensboro Bridge. Ferrero International SA ha realizzato il progetto con l’assistenza finanziaria di Two Sigma Investment e Citigroup: «Svilupperemo ricerche e tecnologie all’avanguardia che avranno impatti sui nostri prodotti e attività», riferisce Giovanni Battistini, vicedirettore per l’innovazione scientifica di Ferrero.

IL FUTURO DI NUTELLA SI STUDIA A MANHATTAN

Il progetto è stato voluto per valorizzare il patrimonio tecnologico e all’avanguardia dell’azienda, in grado di poter dare una forte spinta all’innovazione del campus divenendo un ponte tra studenti, imprese, start up, gruppi no profit e agenzie statali. Ecco perché il ruolo di Ferrero nel campo è «fortemente funzionale alla missione del Bridge», spiega Ali Esmaeilzadeh, capo della divisione leasing commerciale di Forest City per la città di New York, realizzatore del progetto. Il centro occuperà circa 400 metri quadri del Bridge e assumerà laureati Cornell.

Lo sbarco a Manhattan segna anche una cesura nella storia di Ferrero. Giovanni Ferrero, figlio del fondatore Pietro, si prepara a lasciare il ruolo di amministratore delegato per assumere quello di presidente esecutivo. Con il passaggio a una nuova governance, l’incarico di Ceo passerà a Lapo Civiletti, 56 anni, ai vertici del gruppo da oltre 13 anni e attuale responsabile dell’area Europa centro-orientale.

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