Il decreto sviluppo è legge: novità per liberalizzazioni e infrastrutture (ma non solo)

Obbligo bancomat per i commercianti, agevolazioni fiscali arrivano per le imprese che investono nel Sud Italia e biglietto elettronico per l’autobus sono tra gli interventi previsti dalla legge. Il ministro Passera: “Create le condizioni per la crescita”

Dopo lo stop forzato in Senato della scorsa settimana – con l’astensione al voto del Pdl che ha poi portato all’annuncio di dimissioni di Monti – il nuovo decreto sviluppo diventa legge. Il provvedimento introduce novità sui fronti delle infrastrutture, delle liberalizzazioni e della digitalizzazione del Paese, misure che, secondo il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, creano le “condizioni favorevoli alla crescita. Il ciclo si è modificato – aggiunge ottimista Passera – Abbiamo davanti un anno dove verosimilmente si tornerà al segno positivo. Col rischio che abbiamo corso è un buon risultato”. Oltre all’investimento di 150 milioni di euro per portare la banda larga su tutto il territorio nazionale, la nuova legge introduce anche agevolazioni fiscali per le imprese che investono nel Sud Italia; previste, inoltre, misure utili per la vita di tutti i giorni dei cittadini, come la possibilità di pagare con il bancomat in tutti gli esercizi commerciali (dal 2014) e il biglietto dell’autobus acquistabile via smartphone. Ecco, in una sintesi realizzata dall’agenzia Ansa, tutte le novità principali:

DOCUMENTO DIGITALE UNIFICATO – Carta d’identità e tessera sanitaria vengono accorpate in un unico tesserino elettronico. I cittadini potranno inoltre indicare un indirizzo di posta elettronica certificata per comunicare con la P.a..BIGLIETTO BUS ELETTRONICO – Il ticket dei mezzi pubblici potrà essere pagato anche con i cellulari avvalendosi del credito telefonico.FASCICOLO SANITARIO E RICETTA ELETTRONICI – La storia dei pazienti sarà raccolta in un unico fascicolo elettronico. Anche la cartella clinica diventerà digitale. Le ricette e le prescrizioni mediche saranno solo elettroniche e valide a livello nazionale.OBBLIGO GENERICO ACCANTO A FARMACO DI MARCA – Nella ricetta dovrà sempre essere indicato il principio attivo dei farmaci, anche quando il medico sceglierà di prescrivere una griffe.LIBRO ONLINE – L’introduzione, prevista originariamente a partire dall’anno scolastico 2013-2014, slitta al 2014-2015.DIGITAL DIVIDE – Nel 2013 sono stanziati 150 milioni di euro per il completamento del piano nazionale banda larga e per portare internet veloce su tutto il territorio nazionale.DETRAZIONI IRPEF PER INVESTIMENTI IN START UP – La detrazione per il 2013, 2014 e 2015 è pari al 19% della somma investita.CREDITO DI IMPOSTA IRES-IRAP PER LE INFRASTRUTTURE – La norma serve a favorire la realizzazione di nuove infrastrutture giudicate strategiche, di importo superiore ai 500 milioni. L’agevolazione arriva ad un massimo del 50%.BANCOMAT DAL 2014 – Dal primo gennaio 2014 è previsto l’obbligo per commercianti e professionisti di accettare pagamenti elettronici.RC AUTO – Il contratto di assicurazione non può essere stipulato per oltre un anno e non può essere tacitamente rinnovato. Presso l’Ivass viene creta una centrale antifrode.ZONE FRANCHE URBANE – Agevolazioni fiscali arrivano per le imprese che investono in città del Sud.MINI-PROROGA PER LE SPIAGGE – Le concessioni in scadenza nel 2015 si allungano di cinque anni, fino al 2020, nonostante il parere contrario di governo e Ue.RIFORMA DELLE BANCHE POPOLARI – Viene mantenuto il voto capitario come principio di democrazia economica. Ampliato il limite del possesso azionario per le persone fisiche che passa da 0,5% a 1% del capitale sociale della banca.FONDAZIONI-CDP – Il conguaglio che le Fondazioni dovranno versare al Tesoro per la conversione delle azioni privilegiate Cdp in ordinarie avverrà a rate e con una diluizione della loro partecipazione dal 30% al 20%. Dalla discesa delle Fondazioni il Tesoro incasserà 750 milioni di euro.PONTE STRETTO – Il decreto è confluito nello sviluppo. Si delineano le prossime mosse della Società Stretto di Messina per una valutazione del progetto definitivo. Si inserisce l’informativa alle commissioni parlamentari per eventuali indennizzi nel caso in cui l’opera non venga realizzata.

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