Il Gruppo Fs si prepara a mettere al primo posto la necessità di produrre energia pulita per i propri treni. La svolta definitiva, all’insegna della sostenibilità ambientale, è attesa ufficialmente con il nuovo piano industriale quinquennale, che dovrebbe arrivare a compimento entro metà dicembre. Sarà il primo siglato dall’amministratore delegato Stefano Donnarumma, che ha all’attivo importanti esperienze nel mondo dell’energia, da Acea a Terna.
Le direttive del nuovo Piano industriale del Gruppo FS
Per raggiungere questo traguardo, il Gruppo Fs si muoverà in due direzioni. Innanzitutto si cercherà di valorizzare e riconvertire i propri asset installando direttamente nuovi impianti di produzione di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. In secondo luogo, il Gruppo penserà anche allo stoccaggio dell’energia con l’obiettivo di non disperdere quella prodotta dai treni in frenata.
L’esigenza di spingere su questi temi, ad esempio attraverso la creazione della sezione Energy nell’ambito della controllata Rfi, nasce anche dal fatto che FS è il primo consumatore di energia in Italia, con un fabbisogno annuo pari a circa il 2% della domanda.
In generale, in questa fase storica occorre andare verso l’abbandono dei combustibili fossili, la graduale elettrificazione delle reti ferroviarie e l’utilizzo di carburanti alternativi, oltre che verso l’efficientamento e la produzione di energie rinnovabili. Il Gruppo FS ha già cominciato a lavorare su tutti questi fronti nel 2023, con la progettazione dei primi impianti green: se il precedente piano industriale prevedeva di arrivare a coprire almeno il 40% del consumo del gruppo, il prossimo probabilmente sarà ancora più ottimista.
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