Grecia, nuovo test. Ma S&P alza il rating

Il Parlamento ellenico torna al voto, Tsipras ancora nel mirino. Iniezione di fiducia dall'agenzia

La Grecia torna al voto oggi e si annuncia un’altra giornata difficile per Tsipras. L’obiettivo è sempre lo stesso: il 20 agosto, quando la Grecia dovrà aver completato le riforme per ottenere i fondi dell’Esm. Dopo l’emorragia di deputati del primo cruciale foto, oggi in Parlamento approda la seconda tranche di misure. La tensione è già alta tra la protesta dei funzionari pubblici e i primi effetti dell’aumento drastico dell’Iva su alimenti e trasporti (+10% i traghetti). Eppure c’è chi crede in Atene: come Standard & Poor’s che ha alzato, anche se di poco da CCC+ a CCC- con outlook stabile, il rating del Paese dato che il rischio di una Grexit dall’euro è inferiore al 50% (33%).

SUL PIATTO. Oggi si discuterà dell’adozione delle nuove regole sulle banche in fallimento (pagano le perdite prima i privati e solo in ultimo ricorso lo Stato) e della revisione del codice di procedura civile, per velocizzare i processi e tagliare i costi per cittadini e imprese. Slitta ancora, invece, la scure sulle baby pensioni, la cui disincentivazione doveva essere approvata già mercoledì, e gli aumenti delle tasse per gli agricoltori. L’obiettivo dell’esecutivo, ha dichiarato la sua portavoce, è avviare «immediatamente i negoziati con Ue, Bce e Fmi» per provare ad anticipare la data del 20 agosto, che corrisponde alla scadenza di 3,2 miliardi da rimborsare alla Bce. A sorpresa i sondaggi approvano l’operato di Tsipras, appoggiato dal 60% dei cittadini.

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