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Fisco, no a un tetto per le fatture false, sì per le dichiarazioni infedelii

Così la direttrice dell’Agenzia dell’Entrate sulle nuove norme in discussione per contrastare l’evasione fiscale

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Nuove norme sull’evasione fiscale, scende in campo Rossella Orlandi, direttore dell’Agenzia delle Entrate sulle colonne di Repubblica.

«Sarebbe paradossale se venisse fissata una soglia per le frodi mediante fatture false sotto la quale scatta la non punibilità come reato», parola di lady Fisco sull’ipotesi di un tetto per le fatture fino a mille euro. «Sarebbe come se un furto di una borsetta fosse diverso rispetto a quello nel caveau di una banca: la condotta è la stessa anche se poi magari ci possono essere delle esimenti».

Sui limiti di punibilità per l’infedele dichiarazione c’è invece un’apertura: «Credo ci debba essere un innalzamento della soglia attuale di 50 mila euro perché scatti il penale: è irrealistica rispetto ai fatti», dice la Orlandi.

VOLUNTARY DISCLOSURE. Capitolo a parte è quello della voluntary disclosure, provvedimento che potrebbe slittare al 2015: «Gli importi non mi spingo mai a stimarli, ma c’è un interesse fortissimo, che capiamo dalle richieste di interlocuzione, di informazioni che ci arrivano: si stima un numero alto, molto alto di procedure», dice la n.1 del Fisco tricolore, «ma l’allungamento dei tempi di approvazione della proposta di legge comporta di fatto una decadenza di un anno, forse due a seconda della lettura, degli importi accertabili».

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