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Fisco, la lotta all’evasione passa per collaborazione e fiducia

L’Agenzia delle Entrate cambia: basta controlli di forma e vessazioni, per il Direttore Rossella Orlandi la risposta è nella ragionevolezza

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Il Fisco sarà più vicino ai cittadini: con la rivoluzione annunciata dall’Agenzia delle Entrate e dal suo direttore Rossella Orlandi, l’occhio non sarà più puntato sugli errori e sulle piccole somme dubbie, ma sull’evasione di grande rilievo. In anni in cui la crisi imperversa, il consenso nei confronti dell’opera del Fisco vacilla, e quella che il Direttore Orlandi ha definito «comportamenti superficiali, arroganti o vessatori» da parte delle autorità non fanno che rendere ancora più attraente la prospettiva dell’evasione.

FIDUCIA E COLLABORAZIONE. A questo scopo, l’Agenzia ha detto stop ai controlli sugli importi esigui, mentre aumenterà la stretta su coloro che hanno fatto del facilitare l’evasione fiscale una professione, grazie anche al potenziamento di banche dati ad hoc. Lo scopo del programma in atto presso il Fisco per fermare il fenomeno evasione è il rendere meno invasive le verifiche, e nello stesso tempo migliorarne l’efficacia, tralasciando le questioni puramente “formali” per concentrarsi sulle situazioni maggiormente a rischio. Il tutto all’insegna della fiducia e della collaborazione. Come ha sottolineato il Direttore, «Se esigiamo serietà e correttezza dai contribuenti, dobbiamo noi per primi dare prova di serietà e coerenza nel rispetto dei principi a cui diciamo di ispirare la nostra azione. Noi rappresentiamo lo Stato nell’esercizio di una delle sue funzioni più autoritative, il prelievo fiscale, e perciò dobbiamo operare in modo da guadagnare nell’esercizio di questa funzione il rispetto e la fiducia dei cittadini».

RAPPORTO CITTADINI-FISCO. La parola d’ordine che guiderà la rivoluzione del Fisco sarà ragionevolezza: innanzitutto nell’applicazione delle presunzioni fissate dalla legge, da tenere in considerazione secondo criteri di proporzionalità e dando il massimo valore alla collaborazione del contribuente, cui verranno dati tutti i mezzi per giustificare le eventuali anomalie; cooperazione che verrà incentivata anche tra Agenzia delle Entrate e imprese, che potranno concordare accordi preventivi per regolare il trattamento fiscale da subire in determinati ambiti. Fondamentale sarà fare in modo che il contribuente possa difendersi prima di essere inquisito, e non quando l’indagine sia già stata di fatto avviata. Tutto ciò sarà in linea con il tentativo di migliorare il rapporto fra i cittadini, gli imprenditori e le autorità, per favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari e tamponare l’evasione fiscale; per questo scopo verranno istituite nuove forme di comunicazione dedicata alle persone fisiche e alle imprese individuali.

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Il Direttore dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi.