Finanziaria, legge di stabilità a tempo di record. 13,5 mld in tre anni

Via libera dal Consiglio dei ministri in mezzora, ora la legge dovrà essere approvata dal Parlamento. Malumori di alcuni ministri e proteste dell’opposizione. Tremonti: “Approvazione sarà un passaggio tecnico, ora lo sviluppo”

E’ durata appena mezzora la riunione del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera, unanime, alla legge di stabilità, la vecchia Finanziaria. Unanimità di voto, forse, ma non di consensi, ne sono una prova le parole del ministro dell’Agricoltura, Giancarlo Galan che è esploso: “E’ una tragedia, non ci sono soldi”. Proteste anche dall’opposizione che sottolinea la non validità del Dfp (Decisione di Finanza Pubblica), non ancora votato. “È stata una discussione responsabile – ha assicurato ieri il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti – massima condivisione da parte dei ministri”. Per il ministro Tremonti l’approvazione del Ddl in Parlamento sarà solo un passaggio tecnico, ora si apre una fase2, quella dello sviluppo. Resta da chiarire, però, dove trovare le risorse necessarie. Due i provvedimenti in arrivo: il decreto ‘milleproroghe’ e il documento ufficiale che sarà presentato dall’Italia e discusso a Bruxelles. Lo sviluppo dell’Italia passerà anche dalla riforma fiscale, il primo tavolo è previsto per mercoledì 20 ottobre. Più che di tagli alle tasse si parlerà di razionalizzazione delle agevolazioni, “242 regimi di esenzione e agevolazioni, questo vuol dire che l’eccezione è la regola” ha dichiarato Tremonti.Le ristrettezze nel budget per la nuova legge di stabilità mette in crisi due realtà, quella dell’università (che vedrà slittare la sua riforma e quella della cultura (ieri il ministro alla Cultura, Sandro Bondi, non era presente in Cdm). A favore del ministro dell’Economia, il leader della Lega Umberto Bossi che ha definito Tremonti come “von Bismarck, il cancelliere di ferro”Finanziaria da 1 miliardo nel 2011, 3 mld nel 2012 e 9,5 mld nel 2013Buona parte degli effetti del decreto legge di luglio sono già realizzati (con un effetto sul 2011 di 11,6 miliardi di minori spese). Rispetto alla manovra estiva non cambiano gli indicatori macro che hanno valore in Europa: non il deficit, non il fabbisogno. Gli interventi contenuti nella nuova legge di stabilità avranno un valore complessivo di 13,5 miliardi di euro. Si tratta, in particolare, di un miliardo per il 2011, 3 miliardi per il 2012 e 9,5 miliardi per il 2013. Sono rimodulazioni di spesa che non comportano alcuna variazione (né nuovi tagli) nel conto economico della pubblica amministrazione.

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