Ferrero, la società torinese in riassetto

Dal Gruppo quattro holding con business distinti

Il Gruppo Ferrero, leader del settore del cioccolato, si rinnova: è previsto un riassetto societario che andrà a riorganizzare l’azienda in quattro distinte Srl partecipate al 100% da Ferrero Spa.

RIORGANIZZAZIONE. Ciascuna delle nuove società si occuperà di un business definito: rispettivamente produzione, marketing, management e ingegneria. Saranno 5.400 i dipendenti coinvolti, da maggio a settembre 2016, nel riassetto dell’azienda, che si svolgerà senza alcuna ricaduta sull’occupazione. Il riassetto nella sede italiana di Ferrero segue quello sperimentato con successo in Germania e Francia; la nuova configurazione aziendale arriva ora anche nella realtà produttiva più rilevante per Ferrero, quella del Belpaese. Ad Alba resterà Ferrero Spa, la holding che farà da sede a tutte le società.

LE QUATTRO SRL. La prima fra le quattro Srl a diventare operativa sarà Ferrero Commerciale Italia Srl, che dal primo maggio accoglierà la divisione commerciale: area vendite, marketing, rapporti con i media, ricerche di mercato, logistica e servizio clienti; attualmente gli impiegati sono circa 900. Seguirà poi Ferrero Industriale Italia Srl, sotto cui da giugno verranno raccolte le attività industriali, che occupano 3.800 operai. Le altre due Srl saranno in funzione, invece, a partire da settembre, e avranno natura di servizio: Ferrero Technical Services Srl fornirà assistenza informatica e svilupperà il packaging, e Ferrero Management Services Italia Srl raccoglierà le attività gestionali e amministrative.

OBIETTIVO MERCATI ESTERI. Lo scopo della riorganizzazione è il miglioramento dell’efficienza dell’azienda, principalmente grazie al contenimento dei costi che la centralizzazione degli acquisti garantisce; inoltre sarà possibile migliorare la lettura delle performance dei singoli stabilimenti, e confrontarne i risultati negli anni. La nuova struttura del Gruppo arriva in concomitanza con il progressivo consolidamento dell’azienda sul mercato europeo e, soprattutto, con gli importanti investimenti in ambito extra-europeo, che si prevede possano in futuro spingere i fatturati dell’azienda in maniera rilevante. La trasformazione dell’assetto societario è per ora ancora ai suoi rimi passi: è previsto per marzo l’incontro con i sindacati, mentre Ferrero si occupa di chiudere lo stabilimento di Pino Torinese e trasferirne i 300 addetti alla sede di Alba.

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