A pochi giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica, sono già moltissime le fatture in formato digitale emesse nel nostro Paese. Secondo l’Agenzia delle Entrate, che ha appena fatto il punto sulla novità, nei primi quattro giorni dell’anno, complessivamente, gli oltre 120 mila operatori Iva hanno compilato ben 2,8 milioni di fatture elettroniche. Gli scarti per ora sono bassissimi: appena il 6% e nella maggior parte dei casi legati a errori sostanziali, ossia gli stessi che sarebbero stati fatti su documenti su qualsiasi altro supporto. I numeri appaiono ancora più bassi se si pensa che nei primi tempi di applicazione della fattura nella Pa i margini di errore raggiungevano il 30%. Eppure, la nuova normativa ha messo in crisi non pochi commercialisti e consumatori, che lamentano, oltre che confusione, malfunzionamenti e arresti nel sistema. “Ci risultano segnalazioni di utenti che, collegandosi al portale Fatture e corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate, visualizzano il messaggio ‘Il sistema non è al momento disponibile, ci scusiamo per l’inconveniente e si prega di riprovare più tardi’”, ha confermato Marco Cuchel, presidente dell’Associazione dei commercialisti. Ma, dal canto suo, l’Agenzia delle Entrate specifica che non si è verifica alcuna “anomalia sul server Sogei”. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane.
© Riproduzione riservataFisco, in quattro giorni quasi tre milioni di fatture elettroniche
Gli scarti per ora sono bassissimi: appena il 6%. La maggior parte legata a errori sostanziali, gli stessi che avrebbero inficiato il formato cartaceo