Sulle tasse si giocano le elezioni, ma 132 miliardi di evasione gridano vendetta

I conti del Senato sull'evasione fiscale: mancano 132 miliardi, in testa autonomi e affittuari. Mentre in campagna elettorale fioccano solo promesse irrealizzabili

L’evasione fiscale degli italiani ammonta a 132 miliardi. Questa è la somma dei redditi Irpef nascosti all’Erario per una perdita di gettito superiore a 38 miliardi l’anno. Sono questi gli ultimi dati choc contenuti in un rapporto elaborato dall’Ufficio Valutazione Impatto del Senato. I principali protagonisti dell’evasione fiscale sono i lavoratori autonomi e chi può contare su rendite immobiliari, ossia sugli affitti.

Evasione fiscale, 132 miliardi e troppe promesse

L’evasione fiscale e la lotta al fenomeno dovrebbero essere al primo posto nella campagna elettorale per le elezioni politiche 2018. In tema di tasse, invece, stiamo assistendo solo a proposte impossibili da realizzare in un sistema complessissimo. Per esempio, ci sono 610 misure che regolano agevolazioni, bonus, diritti a vario titolo. Mentre i contribuenti lavorano 170 giorni all’anno per il Fisco. Bisogna però anche ricordare che o scorso anno l’Agenzia delle Entrate è riuscita a recuperare circa 19 miliardi e l’Istat ha certificato la discesa della pressione fiscale totale al 40,3%, come non accadeva dal 2011.

Le ultime proposte sono difficilmente inseribili in un piano concreto di riduzione della pressione fiscale e lotta all’evasione: dalla cancellazione delle tasse universitarie di Liberi e Uguali alla flat tax di Forza Italia e della Lega. Il Pd propone di riordinare il sistema (mentre le tasse locali crescono), mentre il M5S punta a un «fisco giusto, sostenibile e snello».

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