Europa: un tassa per far fronte all’emergenza migranti?

Al vaglio l’ipotesi di un visto del valore di 50 euro per tutti i non europei in viaggio per turismo o lavoro. Possibile anche un’imposta da 10 euro sui biglietti aerei comprati all’estero

Una tassa – se non addirittura due – per far fronte all’emergenza profughi: è l’ipotesi avanzata dagli specialisti finanziari della Commissione europea di Bruxelles e che potrebbe essere già valutata dai governi degli Stati membri giovedì 5 maggio, nel corso del vertice che si svolgerà a Roma. I massicci flussi migratori e il Migration Compact proposto dall’Italia richiedono infatti sostanziosi finanziamenti: la stima è di circa 15 miliardi. Non potendo contare sull’emissione di Eurobond (la Germania si è opposta), l’Unione europea è andata dunque alla ricerca di nuove entrate. «Il nuovo Fondo dovrebbe finanziare principalmente le spese non correnti», viene specificato nella relazione Ue. Da qui, l’idea di ricorrere a una tassazione che, tuttavia, non dovrà ricadere sulle spalle degli europei.

ALLO STUDIO DUE IPOTESI. La prima ipotesi avanzata è quella di prevedere un visto, del costo di 50 euro, chiamato Visa Schengen. Si applicherà solo ai non europei che si recano nel nostro continente per ragioni di turismo o di lavoro, come conferma la relazione: «Per assicurare un flusso regolare ed evitare le tasse sui rifugiati, il fondo potrebbe essere alimentato dai viaggiatori provenienti da Paesi terzi». La seconda ipotesi si applicherebbe invece ai voli: si tratta di «una tassa da 10 euro per ogni passeggero di un Paese terzo che arriva in aereo in Europa». Qualora venissero applicate, le due nuove imposte porterebbero delle entrare pari, rispettivamente, a 500/700 milioni e 3,3 miliardi l’anno. Una somma ancora lontana dai 15 miliardi necessari al Fondo, ma che sicuramente darebbe ossigeno al sistema, gettando le basi economiche per il Migration Compact. A questo punto è possibile che l’Ue decida di autorizzare entrambe le tassazioni. È stata invece già esclusa l’ipotesi di tassare il carburante: la norma finirebbe per danneggiare i cittadini europei.

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